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Batterie Alluminio e Grafene: abbandonare il litio con un accumulatore molto migliore

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Il grafene è un materiale con potenzialità eccezionali dal punto di vista fisico, con un’enorme capacità di cumulare cariche elettriche, quindi potrebbe essere la soluzione per i futuri sistemi di accumulazione. In questo caso si tratterebbe essenzialmente di batterie alluminio – grafene, che sono già state costruite a livello di prototipi da diverse società.

Il grafene è indicato come una struttura bidimensionale (2D) di grafite, in cui uno strato piatto di atomi di carbonio è organizzato in un reticolo a nido d’ape di supporto. I materiali a base di grafene hanno un’elevata porosità e una maggiore superficie e sono estremamente resistenti e leggeri. Inoltre, questi materiali possiedono un’elevata capacità di carica e flessibilità e sono buoni conduttori di energia termica ed elettrica, il che li rende un materiale adatto per immagazzinare energia. Il grafene, oltre che nelle batterie specifiche alluminio-grafene o sodio grafene, può essere utilizzato anche all’interno di accumulatori già presenti, come elemento di efficientamento.

L’elevata conduttività elettrica del grafene aumenta la densità dell’elettrodo e accelera la reazione chimica all’interno della batteria, consentendo un maggiore trasferimento di potenza e velocità di carica più elevate con meno calore. Il grafene subisce anche un degrado minore rispetto al litio, offrendo prestazioni migliorate, che prolungano sostanzialmente la durata delle batterie dei veicoli elettrici. Inoltre, le batterie al grafene sono anche convenienti e sostenibili rispetto ad altre batterie per veicoli elettrici.

Ora il problema del grafene era il costo di produzione che poteva giungere sino a 15 mila dollari al kg, ma ora nuove tecniche, Proprio recentemente si è saputo che scienziati russi e finlandesi sono riusciti a sintetizzare a basso costo il grafene a partire dal monossido di carbonio, con la tecnica del del deposito chimico dei vapori (CVD). Questo permetterebbe di abbandonare la fase di prototipazione di queste batterie e di passare quindi a quella di pre – industrializzazione.

Il grafene è molto più stabile del litio e facilissimo da riciclare. Però che succede a tutte le società che hanno abbondantemente investito nel metallo raro ?

 

 


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