Energia
Batterie allo stato solido: il mito della “sicurezza assoluta” inizia a scricchiolare. Parola degli esperti cinesi
L’hype sulle batterie allo stato solido si scontra con la realtà: esperti cinesi avvertono sui rischi di incendio e reazioni a 2.500°C. Ecco perché la “sicurezza assoluta” è un mito e quali sono i veri piani di FAW, Dongfeng e GAC per il 2026-2027.

Se pensavate che le batterie allo stato solido (SSB) fossero la proverbiale “pallottola d’argento” capace di risolvere ogni problema di sicurezza delle auto elettriche, forse è il caso di tirare il freno a mano. Mentre il calendario segna dicembre 2025, dalla Cina – vero cuore pulsante e laboratorio globale della mobilità elettrica – arrivano segnali di fumo, e non sono solo metaforici. Esperti del settore e ricercatori stanno alzando la voce per mettere in guardia contro l’idea che questa tecnologia sia intrinsecamente o assolutamente sicura.
Secondo quanto riportato da Sina, sebbene le SSB rimangano il fulcro dello sviluppo per la prossima generazione di accumulatori al litio, la narrazione di una “sicurezza totale” si scontra con una realtà tecnica ben più complessa.
Non è tutto oro quel che luccica (o litio che non brucia)
Le batterie allo stato solido sostituiscono i tradizionali elettroliti liquidi con materiali solidi, promettendo sulla carta una maggiore densità energetica e margini di sicurezza operativa più ampi.1 Queste caratteristiche hanno attirato investimenti massicci nel corso del 2025, spinti anche dall’attesa per i nuovi standard nazionali di sicurezza cinesi per le batterie di trazione (in vigore dal 1° luglio 2026), che imporranno test di abuso severi senza incendi o esplosioni per almeno 5 minuti.
Tuttavia, durante la World Power Battery Conference 2025, il mondo accademico ha gettato acqua sul fuoco dell’entusiasmo. Le SSB rimangono sistemi elettrochimici ad alta densità energetica e non possono essere considerate immuni dal rischio di fuga termica (thermal runaway), il termine gentile che indica un processo autolaimentate che porta a una progressiva crescita esponenziale della temperatura delle batterie, con rischio di danni e incendi.
Ecco i principali rischi evidenziati dagli analisti, che smontano la retorica della perfezione tecnica:
- Reattività del Litio Metallo: Spesso utilizzato nelle SSB, il litio metallico rimane altamente reattivo. Ricerche sperimentali indicano che, anche in assenza di ossigeno, il litio può reagire direttamente con i materiali catodici.
- Reazioni Aluminotermiche: In condizioni estreme, queste reazioni possono innescare processi aluminotermici con temperature che raggiungono i 2.500 °C. Un dettaglio inquietante: tali reazioni possono verificarsi anche in batterie completamente scariche.
- Il problema delle Dendriti: La formazione di dendriti di litio (aghi microscopici che perforano l’elettrolita causando cortocircuiti), nota piaga delle batterie liquide, non è stata eliminata. Sebbene gli elettroliti solidi dovrebbero teoricamente bloccarle, i materiali reali presentano lacune microscopiche o bordi di grano che permettono alle dendriti di propagarsi.
Inoltre, la corsa verso densità energetiche superiori spinge verso l’uso di catodi ad alto contenuto di nichel e anodi a base di silicio, materiali noti per la loro intrinseca instabilità termica.
La corsa dei produttori: tra promesse e prudenza
Nonostante le sfide tecniche, l’industria automobilistica cinese non sta a guardare, ma la parola d’ordine sembra essere diventata “validazione rigorosa”. I principali costruttori hanno tabelle di marcia aggressive, ma realistiche, per l’integrazione di questa tecnologia.
Di seguito un riepilogo dei piani industriali dei colossi cinesi:
| Produttore | Obiettivo Temporale | Dettagli del Progetto |
| Dongfeng Motor | Fine 2026 | Produzione di massa (densità ~350 Wh/kg), target autonomia >1.000 km. |
| FAW Group | Entro il 2027 | Equipaggiamento veicoli del marchio premium Hongqi. |
| GAC Group | In corso | Produzione pilota avviata per test su piccoli lotti di veicoli. |
| SAIC Motor | 2027 | Programmi pilota e integrazione commerciale. |
| Chery | 2027 | Programmi pilota e integrazione commerciale. |
Coesistenza, non sostituzione miracolosa
Gli analisti cinesi avvertono: presentare le batterie allo stato solido come la soluzione garantita contro incendi ed esplosioni rischia di distorcere la realtà tecnica e creare aspettative pericolose.
La verità è che le batterie tradizionali agli ioni di litio con elettrolita liquido non sono morte. Continuano a migliorare grazie a elettroliti ignifughi e design tolleranti alle alte temperature, mantenendo un vantaggio competitivo enorme sui costi. Il consenso industriale si sposta quindi verso una coesistenza: le SSB per applicazioni premium che richiedono massima densità energetica, e le classiche ioni di litio per il mercato di massa e lo stoccaggio stazionario. Insomma, l’evoluzione tecnologica procede,, ma i miracoli, come sempre in economia e ingegneria, non esistono.
Domande e risposte
Le batterie allo stato solido sono davvero immuni dal rischio di incendio?
No, non esiste una “sicurezza assoluta”. Sebbene gli elettroliti solidi offrano vantaggi teorici, gli esperti sottolineano che il rischio di fuga termica (thermal runaway) persiste. L’uso di litio metallico può innescare reazioni chimiche ad altissime temperature (fino a 2.500 °C) in condizioni estreme, anche in assenza di ossigeno. Inoltre, problemi strutturali microscopici possono ancora permettere la formazione di dendriti e conseguenti cortocircuiti interni. La tecnologia migliora la sicurezza, ma non elimina i rischi fondamentali dei sistemi elettrochimici ad alta energia.
Quando vedremo queste batterie sulle auto di serie?
La commercializzazione di massa è prevista a partire dalla fine del 2026 e per tutto il 2027. Alcuni costruttori cinesi come Dongfeng puntano alla produzione di massa entro la fine del 2026 con batterie ad alta densità, mentre altri giganti come FAW (per il marchio Hongqi), SAIC e Chery guardano al 2027 per l’integrazione completa nei veicoli. Attualmente, gruppi come GAC sono già in fase di produzione pilota per testare la tecnologia su piccoli lotti di veicoli prima del lancio su larga scala.
Le batterie allo stato solido sostituiranno completamente quelle attuali?
È improbabile nel breve e medio termine. Il consenso industriale punta verso una coesistenza delle tecnologie piuttosto che una sostituzione totale. Le batterie allo stato solido saranno probabilmente destinate a veicoli di fascia alta che richiedono massima autonomia e densità energetica. Al contrario, le tradizionali batterie agli ioni di litio con elettrolita liquido, che continuano a migliorare in sicurezza e costi, rimarranno la scelta dominante per le auto economiche e per i sistemi di accumulo di energia stazionaria.








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