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Bangladesh: il governo aumenta la benzina e scoppiano rivolte. Con il gas, prossimamente sugli schermi europei

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Il Bangladesh ha aumentato i prezzi del carburante di circa il 50% sabato, una mossa che ridurrà l’onere dei sussidi del Paese, ma che metterà sotto pressione un’inflazione già superiore al 7%.

L’economia del Paese dell’Asia meridionale, che vale 416 miliardi di dollari, è da anni una delle più in crescita al mondo, ma il PIL pro capite rimane a livelli estremamente bassi, essendo pari a 1746 dollari nel 2021. Un livello al quale qualsiasi modifica dei prezzi viene a significare la possibile povertà. L’impennata dei prezzi dell’energia e dei generi alimentari, dovuta alla guerra tra Russia e Ucraina, ha gonfiato il conto delle importazioni, costringendo il governo a chiedere prestiti alle agenzie mondiali, tra cui il Fondo Monetario Internazionale. Questi prestiti però vengono concessi dietro garanzia che sia possibilità, prima o poi di rimborso, per cui gli enti internazionali chiedono austerità, aumento delle tasse e diminuzione delle sovvenzioni ai prodotti.

Quindi il prezzo della benzina è stato aumentato del 51,2% a 130 taka (1,38 dollari) al litro, quello della benzina a 95 ottani del 51,7% a 135 taka e quello del diesel e del cherosene del 42,5%, ha dichiarato in un comunicato il Ministero dell’energia e delle risorse minerarie.

L’aumento del prezzo del carburante era inevitabile date le condizioni del mercato globale, ha aggiunto il ministero, sottolineando che la Bangladesh Petroleum Corporation, società statale, ha subito una perdita di oltre 8 miliardi di taka (85 milioni di dollari) sulle vendite di petrolio nei sei mesi fino a luglio.

Però la decisione ha avuto subito una grave ricaduta sull’ordine pubblico, con lo scoppio di grosse manifestazioni in diverse città e villaggi del Paese. Ecco alcuni video pubblicati dal Anonyme Citoyen

Inoltre si sono create delle code enormi alle stazioni di rifornimento

In un paese ben più popoloso, e perfino molto più povero e instabile, si rischia un’esplosione di violenza e di anarchia simile a quella avvenuta in Sri Lanka, con però dei risvolti pericolosissimi di carattere religioso. Neanche 15 giorni fa un tempio della minoranza Indù è stato incendiato dopo una provocazione creata ad arte. Il Bangladesh è una enorme polveriera con una maggioranza islamica da 167 milioni di abitanti. Se esplode una bella fetta del mondo tremerà.


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