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Azienda del settore microchip di Taiwan cede la filiale cinese per le pressioni

La KYEC, leader mondiale nei servizi per i microchip, cede la propria filiale nella Cina continetale: non si può mantenerefiliali in Cina e buone relazioni con gli USA

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La taiwanese King Yuan Electronics Co (KYEC), una delle maggiori aziende di servizifinali legati al settore dei chip al mondo ha ceduto la sua intera partecipazione in una filiale presso l’hub di produzione di Suzhou, nella provincia orientale di Jiangsu, come parte degli sforzi per uscire dalla Cina continentale in mezzo alle tensioni geopolitiche e ai cambiamenti nella catena di fornitura di chip con gli USA. 

L’unità di KYEC, KYEC Microelectronics Co, ha ceduto l’intera quota del 92,16% della filiale King Long Technology (Suzhou) per 4,9 miliardi di yuan (676 milioni di dollari) a un consorzio che comprende King Legacy Investments, LePower (HK), Anchor Light Holdings, Suzhou Industrial Park Industrial Investment Fund, TongFu Microelectronics Co e Shanghai State-owned Enterprises Integrated Improvement and Experiment Private Equity Fund Partnership, secondo un annuncio del 26 aprile pubblicato sul sito web di KYEC.

L’accordo dovrebbe essere completato entro il terzo trimestre di quest’anno. I fondi raccolti saranno utilizzati per investire in tecnologie e attrezzature di test di alto livello “per soddisfare la forte domanda nell’intelligenza artificiale (AI), nell’elaborazione ad alte prestazioni e nei mercati correlati”, secondo KYEC.
“Il consiglio di amministrazione ha deciso di ritirarsi dal settore della produzione di semiconduttori della Cina [continentale]”, ha dichiarato KYEC.

King Yuan Electronics Corp’s subsidiary, King Long Technology (Suzhou), operates this factory at the Suzhou Industrial Park in eastern Jiangsu province

L’azienda, con sede nella città nord-occidentale di Hsinchu a Taiwan, ha dichiarato che la sua decisione si basa sull’impatto delle restrizioni degli Stati Uniti sull’industria dei semiconduttori della Cina continentale, che ha portato a cambiamenti nella catena di fornitura di chip tra le due sponde dello Stretto, e sull’intensificazione della concorrenza di mercato.

Le azioni di KYEC quotate a Taiwan hanno chiuso in rialzo del 3,56% a 98,90 dollari taiwanesi (3,03 dollari USA) lunedì.
KYEC non ha risposto immediatamente ad una richiesta di commento lo stesso giorno.

Una scelta sempre più obbligata

la decisione dell’azienda di uscire dalla Cine è uno specchio delle sempre maggiori pressioni che subiscono le società del settore dei chip do Taiwan, anche quelle che lavorano nel settore dei servizi, per effetturare una chiara scelta fra lavorare in Cina o lavorare negli USA.

Questa tensione ha spinto società come Foxconn Technology Group, Taiwan Semiconductor Manufacturing Co e Intel a espandere la produzione in altri mercati al di fuori della Cina continentale, come ad esempio l’Asia meridionale o l’India.

La decisione di KYEC di uscire dalla Cina continentale arriva settimane dopo che l’amministrazione Biden ha aggiornato le restrizioni all’esportazione di semiconduttori contro la Cina per colmare le lacune delle precedenti limitazioni imposte lo scorso ottobre, con l’obiettivo di impedire lo sviluppo dell’intelligenza artificiale di Pechino per uso militare.

KYEC era  stata una delle prime aziende taiwanesi di semiconduttori ad avviare la produzione sul continente dopo l’adesione della Cina all’Organizzazione Mondiale del Commercio nel dicembre 2001.
Poiché la domanda di semiconduttori avanzati in Cina, utilizzati nei veicoli elettrici, nel cloud computing e nelle applicazioni AI, continua a crescere, Pechino ha chiesto una maggiore autosufficienza nelle tecnologie di fascia alta e il sostegno alle imprese nazionali per l’acquisto di chip prodotti localmente. Però la tecnologia di Taiwan si deve ritirare e questo mercato a causa della situazione internazionale.

 


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