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Economia

Auto Elettriche: il mercato dell’usato è un disastro colossale. Concessionari in crisi

Il mercato francese ed europeo delle auto elettriche usate è in crisi: veicoli invenduti, sconti record e concessionari in difficoltà. Un campanello d’allarme per l’Europa sul futuro della mobilità elettrica e il suo impatto economico.

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In Francia, dove il boom delle auto EV è stato più forte per i maggiori incentivi, ora hanno un bel problema. Fiat 500, Kia e-Niro, Renault ZOE riempiono i parcheggi dei concessionari francesi per mesi, senza trovare un acquirente.

Questo disinteresse non riguarda solo alcuni modelli, ma coinvolge l’intero segmento, con il rischio di “portare alcuni distributori in difficoltà”, afferma con franchezza un professionista del settore sentito da les Echos.

“Oggi, il veicolo elettrico usato è più un problema che un mercato”, riassume Patrick Briand, direttore acquisti della rete specializzata Distinxion.

Secondo l’ultima edizione dell’osservatorio Indicata, una società specializzata nell’analisi del settore, il tempo medio per vendere un’auto elettrica usata è aumentato di 40 giorni da aprile, arrivando a ben 156 giorni in media, cioè cinque mesi, e il doppio di quanto accade alle auto ICE.

Un mercato senza domanda

Per attirare i clienti, i venditori hanno tuttavia concesso forti sconti: i prezzi per i privati sono diminuiti in media del 25,3% da gennaio 2023. Negli ultimi mesi, il calo è stato due o tre volte più rapido rispetto a quello dei modelli termici usati. Ma non è bastato e le scorte continuano ad aumentare, e questo è un vero incubo che si ripercuote sulla vendita delle auto nuove.

A differenza del motore termico, quello elettrico non è una tecnologia matura. L’autonomia delle batterie migliora di anno in anno, così come la velocità di ricarica. Di conseguenza, i modelli venduti quattro anni fa mostrano più rapidamente i segni del tempo rispetto a quelli nuovi, il che può scoraggiare alcuni acquirenti.

Poi c’è anche un eccesso di offerta, causato dai vincoli normativi che gravano sul mercato delle auto nuove. I costruttori sono infatti tenuti a ridurre le loro emissioni medie di CO2, pena pesanti multe. Giungono a produrre il 20%di auto EV, ma il mercato non le accetta. Che fare allora? Si può cercare di metterle sul mercato, a prezzi straciati, tramite canali paralleli, come gli autonoleggi, ma poi comunque queste auto arrivano sul mercato dell’usato e si incontrano con una domanda insfficiente.

Fiat 500e un’altra auto che usata è un problema

Incoraggiare il nuovo a scapito dell’usato

Per attirare privati e aziende, i costruttori propongono anche leasing a prezzi molto bassi. Questo stimola il mercato del nuovo, ma il mercato dell’usato recente si ritrova poi invaso da veicoli per i quali la domanda spontanea è bassa.

Ciò è tanto più vero in quanto le auto elettriche usate sono spesso offerte a un prezzo considerato troppo elevato. Per offrire leasing interessanti sulle auto nuove, i marchi giocano infatti sul valore residuo, ovvero la stima del prezzo di rivendita dell’auto sul mercato dell’usato alla scadenza del contratto. Partendo dal presupposto che il valore residuo sarà elevato, è possibile ridurre l’importo delle rate mensili. Però se il valore residuo è basso, il valore dei pagamenti sarà molto più elevato. Quindi le case automobilistiche dovranno chiedere di più sui propri finanziamenti delle auto EV. Quelle vendute in passato con leasing forzatamente bassi sono ora un problema colossale per tutti.

All’inizio dell’anno, “Autoactu” riportava la situazione critica della rete coreana Kia: la rivendita delle Kia e-Niro provenienti dal leasing generava una perdita compresa tra 5.000 e 8.000 euro per auto.

Un altro professionista cita il caso della Fiat 500, il cui valore residuo dopo tre anni era stimato a 20.000 euro. Si tratta in definitiva di 4.000 euro in più rispetto al prezzo medio praticato sul mercato. I distributori si trovano in una situazione difficile, ma hanno molte difficoltà ad adattarsi.

La situazione dovrebbe peggiorare ulteriormente all’inizio dell’anno scolastico. “Le auto elettriche immatricolate dalle società di noleggio a breve termine arriveranno sul mercato dell’usato a partire da settembre, aumentando ulteriormente l’offerta”, sottolinea Pierre Emmanuel Beau.
Inoltre, la seconda stagione del leasing sociale inizierà nello stesso periodo. Stellantis promette già (a determinate condizioni di reddito) l’accesso a una Citroën ë-C3 nuova per 95 euro al mese, il che renderà ancora più rari i candidati all’acquisto di un modello usato.

Stellantis fa un gesto verso i concessionari, prendendosi in carico il rischio di invenduto, ma qualcuno alla fine dovrà pagare questo costo. Voler forzare il consumatore ad acquistare un prodotto che non vuole ha un costo chhe qualcuno deve assumersi, anche a costo di fallire.

 


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