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Economia

L’Australia Occidentale rivoluziona il mercato del ferro con una scoperta del più grande giacimento al mondo, 6000 Miliardi di valore!

Una scoperta epocale di minerale di ferro in Australia Occidentale vale $6 trilioni, scuotendo i mercati globali. Nuovi impianti e investimenti ridefiniranno il settore.

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L’abbondanza di minerale di ferro di alta qualità e la recente scoperta di un giacimento da 55 miliardi di tonnellate hanno portato l‘Australia Occidentale al primo posto nella classifica mondiale dei fornitori di minerale di ferro. Ora, molti si chiedono quali effetti ciò potrebbe avere sui mercati di esportazione del Paese e sui prezzi globali del minerale di ferro.

Prezzi del minerale di ferro: una scoperta da 6 trilioni di dollari

La nuova riserva individuata nella regione di Hamersley ha un valore stimato di circa 6.000 miliardi  di dollari e ha scosso notevolmente il settore a livello mondiale. Gli esperti prevedono ora un’impennata degli investimenti da parte dei principali paesi produttori di acciaio desiderosi di accedere a questa risorsa fondamentale. Si tratta di una buona notizia per l’Australia Occidentale, poiché comporta un importante ampliamento delle infrastrutture, tra cui nuove attività minerarie, sistemi di trasporto e strutture portuali potenziate. Il minerale dello Stato vanta un contenuto di ferro superiore al 60%, che lo rende ideale per uso industriale.

Posizione della Miniera nel Western Australia

La Cina, il più grande produttore mondiale di acciaio, attualmente importa oltre il 65% del suo minerale di ferro dall’Australia. La scoperta di questa nuova riserva potrebbe stabilizzare i prezzi del minerale di ferro a lungo termine e ridurre la dipendenza della Cina da fornitori più piccoli.

Nuovo impianto minerario inaugurato a Paraburdoo

E c’è di più. Durante il fine settimana è stata inaugurata anche una nuova miniera nella regione di Hamersley, sostenuta da ingenti investimenti sia australiani che cinesi. Il progetto è una joint venture tra China Baowu Steel Group (46%) e Rio Tinto (54%) e avrà una capacità iniziale di 25 milioni di tonnellate metriche dopo un investimento iniziale di 2 miliardi di dollari USA. Gli esperti ritengono che potrebbe essere operativa per i prossimi vent’anni.

Situata nel polo minerario di Paraburdoo, nel Pilbara, la nuova miniera si trova in uno dei giacimenti di minerale di ferro più ricchi dell’Australia. Il Global Times ha citato il premier dell’Australia Occidentale Roger Cook, secondo cui l’apertura della miniera rappresenta un “risultato significativo” e un importante impulso per l’economia dello Stato. Cook ha anche sottolineato che il progetto evidenzia le solide relazioni commerciali con i principali partner stranieri. Rio Tinto prevede di investire oltre 13 miliardi di dollari USA nel Pilbara dal 2025 al 2027.

Miniera nel Pilbara

Nuove scoperte potrebbero far diminuire i prezzi del minerale di ferro

A seguito di queste nuove scoperte e dei continui investimenti, gli analisti prevedono ora un cambiamento nelle catene di approvvigionamento globali. I paesi che cercano di diversificare potrebbero affidarsi maggiormente all’Australia, allontanandosi dal Brasile o dalle fonti africane. L’aumento delle esportazioni dall’Australia occidentale potrebbe anche far diminuire i prezzi globali del minerale di ferro.

Ciò andrà a vantaggio di settori come l’edilizia e l’automotive, consolidando il ruolo dell’Australia come leader globale. Come riportato in precedenza da MetalMiner, il minerale di ferro è da tempo il motore della crescita economica australiana. Dal 2005, le entrate nazionali derivanti dal minerale di ferro sono aumentate vertiginosamente da 5,2 miliardi di dollari USA (8 miliardi di dollari australiani) a 80,7 miliardi di dollari USA (124 miliardi di dollari australiani).

Tuttavia, con molte industrie che stanno passando a tecnologie più ecologiche, l’Australia deve aggiornare le sue pratiche di estrazione e raffinazione per soddisfare la crescente domanda di minerale sostenibile e di alta qualità.

La Cina continuerà probabilmente a dipendere fortemente dall’Australia

In tutto questo, la Cina è rimasta un partner chiave, importando la maggior parte del suo minerale dall’Australia. Il Brasile è al secondo posto, con circa il 18%. Qualche anno fa sono sorte tensioni quando la Cina ha congelato i colloqui economici con l’Australia, citando i suoi crescenti legami con le potenze occidentali, in particolare gli Stati Uniti.

La Cina non poteva permettersi di perdere l’accesso al minerale australiano e da allora le relazioni si sono stabilizzate. A lungo termine, la Cina mira a diventare più autosufficiente sfruttando le proprie grandi riserve di minerale di ferro, anche se di qualità molto inferiore a quello australiano.


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