Attualità
Attenzione al banchiere anarchico, nemico della TUA moneta proprietà (N. Forcheri)
La chimera dell’anarchia è come quella del comunismo. Nel comunismo, ipocritamente, la proprietà è abolita, nell’anarchia solo conta l’individuo (e la sua proprietà). Una folla di anarchici si sta buttando sulle crypto sedotti dalla “assenza di intermediazione” ma ignara del fatto che l’unica cosa che dia valore alla moneta è il GIRO strutturato in COMUNITA’, di per sé antitetico con qualsiasi idea anarchica.
Se la comunità fosse fatta unicamente di anarchici, decade il “giro”.
Quindi un anarchico dovrebbe ricreare altri GIRI che non fanno che distruggere gli Stati?
Io dico, l’anarchico, per essere coerente, deve spogliarsi della sua funzione di cittadino, e vivere in una tribù di indigeni nella giungla. Tutto il resto, ricreare moneta e GIRO con le crypto, da anarchici, è mera chimera, se non truffa, perché in fin dei conti, non faranno che sostituire un giro desueto, lo Stato, con altro giro più potente, che è dato dal net, ma da loro illusoriamente controllato.
In ambo i casi si tratta di giri privati, anzi nel caso delle crypto di più.
Perché agli anarchici tecnologici delle crypto mancano nozioni elementari di diritto, tipo che il GIRO dev’essere di proprietà dei suoi membri, quindi una cooperativa, e che vanno assolutamente abolite le persone giuridiche società anonime, ad esempio.
O che il token, che è già cash, dev’essere di proprietà dei cittadini del giro, già solo per il fatto che esistono, poiché la transazione primordiale è quella della nascita, e poi quella della morte.
Non esiste valore monetario in un mondo di morti.
L’esistenza in vita è il primo valore.
Perché diventi valore monetario bisogna che l’essere umano si vesta della funzione di cittadino e o di socio/membro di un determinato giro, Stato, comune, crypto, club o quant’altro, e che accetti la finzione del valore incorporato nel token/moneta.
Chi invece vuole spogliarsi della funzione di cittadino perché lo Stato sarebbe corporation, per amor di coerenza, non dovrebbe volere ricreare altro giro senza vestirsi della funzione di membro di quel giro.
Cittadino è una funzione, esatto, la funzione dei diritti e dei doveri dovuti per l’appartenenza a uno Stato, o altro giro. Se lo Stato è una corporation, bene, ricreiamo altro Stato, altro giro, secondo l’autodeterminazione dei popoli. Ma non possiamo pretendere di giocare al girotondo senza vestirci del ruolo di giocatore del giro-tondo.
Cittadinanza, scrittura, moneta, sono gli elementi fondanti della nostra cultura e della nostra civiltà.
Ipocrita e falso è volersene sbarazzare senza incorrere in altra forma di cittadinanza/appartenenza, scrittura, moneta. A meno, appunto, di ritornare tribù indigena senza moneta.
Ciò richiederebbe una rivoluzione totale della concezione di comunità.
La riforma monetaria da me proposta invece sarebbe un passo per arrivare a cambiare la nozione di comunità, senza rivoluzioni violente. Una moneta cash proprietà dei cittadini del giro.
Se con le crypto ricreiamo un Giro, tanto vale ricrearlo come si deve, rifondando uno Stato, in virtù della libera autodeterminazione dei popoli, e riscrivendo tutti insieme la Costituzione.
Non che se ricreo un giro, lo faccio dando il potere a un gruppo di privati che in realtà sono esattamente quelo che mi proponevo di evitare, gli intermediari tra il giro e il valore monetario…
Nessun giro sarà mai giusto, quindi:
1) se la moneta non sarà creata di proprietà dei membri del giro e separata dal credito, fondamentalmente separata da qualsiasi transazione di compravendita: ciò richiede la riforma monetaria da me proposta con accorgimento contabile;
2) se l’ente che crea la moneta non sarà la cassa – cooperativa o non – appartenente ai membri del giro;
3) se non si abolisce la finzione giuridica della persona giuridica società anonima, per azioni, o quant’altro;
4) se la gestione di tale cassa non sarà diretta, partecipata e o appositamente delegata dai cittadini, democraticamente;
5) se lo strumento monetario non sarà emesso in base a un indice demografico e per i fini dei cittadini del “giro”, attraverso le decisioni collettive e individuali dei suoi membri.
Pertanto l’anarchia è altro pericoloso strumento del capitale perché così come nel comunismo, se ne accetta l’occultamento nella contabilità e la vera proprietà, così nell’anarchismo, aborrendo qualsiasi nozione di comunità intermediaria, si spalancano le porte alla proprietà disordinata e random dello stesso capitale, nascosto nella contabilità, agli stessi banchieri anarchici che ci tiranneggiano dai secoli dei secoli.
Si, perché, i banchieri sono anarchici, dixit Fernando Pessoa in il banchiere anarchico.
Nforcheri 17/10/17
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