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Attacco di Saturazione: durante l’attacco iraniano i caccia israeliani costretti a usare i Cannoni per aver esaurito i Missili
Un pilota di caccia israeliano ha descritto la necessità di cercare di abbattere i droni iraniani con il cannone del caccia F-15 E, e la frustrazione per non risucirci. In caso di attacco di saturazione i caccia moderni sono inutili
Ecco l’esempio di un attacco di saturazione vissuto da un equipaggio di un caccia israelinao. Dopo aver abbattuto diversi droni iraniani diretti verso Israele che il loro F-15E Strike Eagle ed aver esaurito i missili aria-aria, l’equipaggio del jet decise che ne avrebbe abbattuto un altro. Il problema era come.
Con l’ordine di usare qualsiasi arma disponibile, il pilota Maj. Benjamin “Irish” Coffey e l’ufficiale dei sistemi d’arma (WSO) Cap. Lacie “Sonic” Hester hanno diminuito quota e velocità per avvicinarsi al drone che volava basso e lento. Anche se Coffey e Hester riuscivano a malapena a vederlo, hanno scatenato una raffica dal cannone Gatling da 20 mm dello Strike Eagle, che può sparare fino a 6.000 colpi al minuto.
Nonostante la velocità di fuoco, il cannone Gatling ha mancato il drone, ha dichiarato Coffey alla CNN.
“Si sente il terreno correre, ci si sente sempre più vicini al suolo”, ha detto Coffey alla CNN. “Il rischio era troppo alto per riprovare”.
Il problema è che sparare con un caccia contro un bersaglio piccolo, basso e in lento movimento è molto più pericoloso di quanto si pensi.
La velocità e la dinamica di ingaggio possono portare a un volo controllato verso il terreno sottostante e a un impatto con l’oggetto stesso che si sta cercando di abbattere. C’è anche il pericolo che i colpi di cannone, simili a granate, impattino sul terreno sottostante in un’area relativamente ampia, uccidendo potenzialmente persone innocenti. Farlo di notte è un altro livello di pericolo.
Il fatto che Coffey e Hester abbiano dovuto ricorrere al cannone la dice lunga sulla sfida di sconfiggere un attacco aereo su larga scala e di utilizzare armi avanzate da milioni di dollari contro droni economici e molto meno sofisticati, in grado di eludere anche radar avanzati come quelli a bordo degli F-15E. Inoltre dimostra come i caccia moderni non siano in grado di affrontare questo tipo di attacchi di saturazione.
I piloti dei caccia moderni impreparati contro un attacco di saturazione
I droni armati con capacità a lungo raggio sono diventati onnipresenti in Ucraina e in Medio Oriente. Nel frattempo, i piloti dei caccia che inseguono i droni iraniani non hanno avuto molto tempo prima dell’attacco iraniano per esercitarsi, ha dichiarato alla CNN il pilota dello Strike Eagle, Ten. Col. Timothy “Diesel” Causey.
I droni “sono un mezzo a basso costo e a basso rischio per il nemico”, ha detto Causey. “Possono inviarne in quantità massicce e noi dobbiamo impegnarli per proteggere i civili e i nostri alleati. Non avevamo ancora iniziato ad esercitarci su larga scala”.
“Stiamo parlando di qualcosa che è al limite della capacità di rilevamento di un aereo da combattimento – quello che noi chiamiamo ‘find, fix, track, target and engage’”, ha spiegato Coffey. “Il miglior radar a disposizione è in questo aereo dietro di noi, e nessuno sapeva se la sua capacità di trovare questi [droni] esistesse o meno”.
Il problerma è proprio questo: paradossalmente i caccia moderni sono troppo sofisticati per un attacco di saturazione con i droni: un caccia come l’F15 può abbattere una decina di droni, usando i missili di bordo e, al limite, il cannone, ma non può da solo fermare un attacco compiuto da decine, centinaia, di droni. Questi caccia sono perfino troppo veloci per uno
Paradossalmente un caccia meno sofisticato, di 70 anni fa, armato di cannoni e mitragliartrici, e meno veloce, sarebbe più adatto ad abbattere un drone, ma le aviazioni occidentali sono assolutamente impreparate alla bisogna. Paradossalmente sarebbe più efficace armare i Leonardo SF 260 con mitragliatrici che usare, ad esempio, un Eurofighter. Prima o poi bisognerà pensare a questo problema.
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