Attualità
Attacco a raffineria saudita: gli Houthi peggiorano la crisi energetica
Come si suol dire “Piove sempre sul bagnato”. Vi è stato un attacco a una raffineria saudita a Riyadh con un drone. L’attacco ha provocato per fortuna solo un piccolo incendio, ha affermato il ministero dell’Energia saudita, citato da Reuters. Ufficialmente la parte attaccante non è stata nominata dai sauditi che sono riusciti a mantenere attivo l’impianto
“Le operazioni della raffineria e le forniture di petrolio e suoi derivati non sono state interessate”, si legge nella nota.
“Questi ripetuti atti di sabotaggio e terrorismo su installazioni vitali e strutture civili… non prendono di mira solo il Regno, ma mirano a minare la sicurezza e la stabilità delle forniture energetiche globali”, ha affermato anche il ministero dell’Energia.
Un rapporto separato dell’agenzia di stampa saudita ha parlato di un attacco dei ribelli Houthi dallo Yemen a “civili e oggetti civili nella città di Jazan, un centro dell’industria petrolifera saudita.
Reuters ha notato nel suo rapporto che gli Houthi non avevano annunciato alcun attacco contro l’Arabia Saudita negli ultimi giorni.
Gli impianti petroliferi sauditi sono un obiettivo prioritario per gli Houthi, che l’Arabia Saudita sta cercando di estromettere dallo Yemen dopo aver rimosso il governo del paese affiliato all’Arabia Saudita nel 2014 e da allora hanno assunto il potere nella maggior parte dello Yemen. La guerra yemenita, che ha portato alla peggiore crisi umanitaria dei tempi moderni, è ampiamente vista come una guerra per procura tra i rivali regionali Arabia Saudita e Iran, che si combattono sulla pelle degli yemeniti.
Mentre le forze saudite intercettano la maggior parte dei droni e dei missili lanciati dagli Houthi verso obiettivi nel Regno, alcuni riescono a passare. Il più notevole finora è stato un attacco che ha avuto luogo due anni fa e ha portato offline il 5% della fornitura giornaliera globale di petrolio quando i missili hanno colpito un giacimento di petrolio e un impianto di lavorazione. Gli Houthi si sono presi la responsabilità degli attacchi.
Ovviamente anche questi fatti aumentano la tensione sui mercati petroliferi.
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