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ART. 18? OPERAI E IMPIEGATI, SE NON LO AVETE CAPITO VE LO RIPETO, NELL’EURO SIETE “MORTI CHE CAMMINANO”

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Questa mattina voglio spargere palate di notizie meravigliose.

Partiamo dall’analisi semiseria dell’operato (altrettanto semiserio) di un governo di incompetenti e sognatori.

Il PIL del terzo trimestre forse supererà (in peggio) quello dei primi 2, forse farà -0,5, e forse la decadenza di questo ultimo periodo registrerà ulteriori grandissimi successi del SALSICCIAIO:

– crollo della produzione industriale;

– crollo senza fine dei consumi;

– caduta illimitata degli investimenti fissi lordi.

Eppure il salsicciaio, che non capisce proprio da quale parte del corpo il serpente vada preso (se per la coda o per la testa), continua a voler fare cose senza senso, tipo:

– la riforma del senato;

– la legge elettorale;

– la riforma del lavoro.

Nessuna di queste BISCHERATE porterà alcun risultato al paese e sapete perché?

Perché nel paese esistono due tipologie di aziende:

1) quelle che hanno il ciclo integrato nel paese (e non possono andarsene) o con alta tecnologia e basso impiego della manodopera (rispetto ai materiali o all’innovazione);

2) le altre.

Le prime non se ne andranno mai dal paese ma hanno talmente tanti margini che possono permettersi di pagare fior di consulenti per sfruttare le leggi europee ed eludere abilmente la tassazione dello stato.

Le seconde, e tra esse abbiamo molte imprese di eminenti esponenti del governo o di confindustria (vedi Squinzi), sono già delocalizzate da tantissimo tempo.

Queste seconde, sono quelle che ogni giorno decretano il peggioramento dei conti pubblici e degli indicatori che ci parlano dello stato della nostra economia (produzione industriale, disoccupazione, ecc. ecc).

Nonostante quel che pensa Cofferati, il quale a LA7 oggi ha detto:

“non serve la riforma del lavoro e neanche abbatterne il costo, perché le aziende assumano dobbiamo rilanciare la domanda con investimenti in infrastrutture e in ricerca e sviluppo perché le aziende”

in realtà abbiamo due problemi grossi per riportare in Italia queste aziende:

1) la Slovenia ha manodopera che costa 700 euro lordi (contro un minimo di 2.500 del nostro operaio che prende solo 1.100 euro netti il mese), la Croazia più o meno ha lo stesso costo, la Bosnia sta a 400 euro il mese, la Serbia pure, per non dire dell’Albania dove il salario medio è di 200 euro.

Con queste cifre, a parità di fatturato a fine anno, un qualunque imprenditore già con 20 dipendenti ha un miglioramento del MARGINE OPERATIVO LORDO di almeno 400.000 euro annui ed oltre…..E CHI RITORNA PIU’ IN ITALIA.

Dunque, come vediamo, l’articolo 18, averlo o non averlo, non fa 36….fa “0”, è assolutamente ininfluente (a meno che non si desideri utilizzare la sua eliminazione come strumento di marketing verso le multinazionali).

2) la tassazione, che in Italia supera abbondantemente il 20% in UK, il 18% della Slovenia o lo 0% (a determinate condizioni ) della Bosnia. Sì, 0%, ovvero ESENZIONE TOTALE PER L’AZIENDA ESTERA CHE SI TRASFERISCE in quel paese.

ADESSO VEDIAMO SE POSSIAMO FARE LE RIFORME STRUTTURALI PER FAR CRESCERE IL NOSTRO PAESE:

A – POSSO PORTARE GLI STIPENDI DA 2500 EURO LORDI A 700 LORDI ? NO, PERCHE’ NOI DOBBIAMO PAGARE LE PENSIONI (300 MILIARDI DI EURO L’ANNO) A CHI LE PERCEPISCE OGGI…..QUINDI AL MASSIMO POTREMMO OTTENERE UNA CIFRA LORDA DI 1.100 EURO IN CUI 800 SARANNO I CONTRIBUTI E 300 IL NETTO ALL’OPERAIO (DATI 22 MILIONI DI LAVORATORI OTTERREMMO ALL’INCIRCA QUANTOMENO 220 MILIARDI DI EURO…..(questo significa comunque dover sostenere un taglio delle pensioni di almeno il 25%;

                 A.bis – è ipotizzabile un taglio del 25% delle pensioni? Secondo  me no!

B – POSSO PORTARE A ZERO LA TASSAZIONE PER LE AZIENDE DI NUOVA COSTITUZIONE O LE NUOVE MULTINAZIONALI CHE ENTRANO NEL PAESE? MA NON SE NE PARLA NEANCHE, SERVONO ALMENO 220 MILIARDI DI IRPEF E IRES E 40 DI IRAP….. ..se già taglio sui contributi di almeno 80 miliardi le tasse dirette non possono calare….ERGO DATO CHE GLI STIPENDI CALANO….LE TASSE DOVRANNO AUMENTARE PER FORZA…ANZICHE’ DIMINUIRE….

IN PRATICA, SE NON SI TORNA ALLA LIRA E (FORSE) NON SI ADOTTANO Q.E. A BASE DI PIZZA DE FANGO, VA A FINIRE CHE O MUORE LO STATO PER INERZIA, E DOPO GLI ITALIANI, O PER NON MORIRE LO STATO QUESTI TRASFORMA STIPENDIATI E SALARIATI IN CADAVERI CHE CAMMINANO!

Tute da lavoro che camminano per ricordare le morti bianche, opera d'arte di Gianfranco Angelico Benvenuto

E ora?

Ora, avendo i dipendenti pubblici e i pensionati votato PD e volendo il PD difendere i salari dal TAGLIO SUGGERITO DAL FMI, forse si riuscirà ad evitare i tagli suesposti pagando il misero prezzo dell’inutile Articolo 18!

E sapete questo cosa comporterà?

IL PARTITO DEMOCRATICO INNALZERA’ ANCORA DI PIU’ LA TASSAZIONE, INVECE DI RIDURRE IL COSTO DELLA MANODOPERA AL FINE DI FAR RIENTRARE GLI INDUSTRIALI NEL PAESE, NEL DISPERATO TENTATIVO DI TRASFORMARE 22 MILIONI DI METALMECCANICI E FALEGNAMI A DIVENTARE 22 MILIONI DI CHIMICI E MICROBIOLOGI CHE POSSANO PRODURRE AD ALTO VALORE AGGIUNTO E PAGARE QUESTE TASSE OGNI GIORNI PIU’ ELEVATE.

NEL FARE QUESTO, SI COSTRINGERANNO SEMPRE PIU’ IMPRESE E PROFESSIONISTI AD EMIGRARE DOVE TROVANO CONDIZIONI MIGLIORI.

E SE OGGI SAREBBE POSSIBILE CONTENERE LA SUESPOSTA FUORIUSCITA CON UN BUON TAGLIO AI SALARI E ALLE PENSIONI (CIRCA 30%),…… SEMPRE DI PIU’ SI AVVICINERA IL MOMENTO IN CUI CHI LAVORA E CHI VIVE DI PENSIONI SARANNO LETTERALMENTE MASSACRATI:

– DEAD 

– ON 

– ARRIVE !

Maurizio Gustinicchi

Economia5Stelle

GUSTI E IL PROF 2


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