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Analisi e studi

Area Euro: crolla la propensione al prestito bancario da parte delle famiglie.

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I tassi di interesse elevati stanno portando le famiglie europee a tagliare i consumi e, quindi, di conseguenza, i finanziamenti al consumo, in un bel bagno di pessimismo.

I prestiti bancari alle famiglie dell’Eurozona sono aumentati solo dello 0,8% su base annua a settembre 2023, il minimo da giugno 2015 e al di sotto delle aspettative del mercato dell’1%, a causa del continuo rallentamento della domanda di credito, attribuibile alle misure di inasprimento politico senza precedenti attuate dalla Banca Centrale Europea negli ultimi mesi.

Inoltre, la crescita dei prestiti alle imprese è rallentata bruscamente allo 0,2%, rappresentando il livello più basso da settembre 2015. La crescita complessiva del credito al settore privato, che comprende sia le famiglie che le società non finanziarie, è scesa allo 0,2% a settembre, il ritmo più debole da giugno 2015.

Ecco il grafico sull’andamento dei prestiti alle famiglie su orizzonte quinquennale:

Per comprenderne bene le conseguenze dobbiamo però allargare l’orizzonte temporale agli utlimi 25 anni e capire la ciclicità di questo dato

Si nta facilmente che il periodo più nero della crisi del debito ed economica europea, quella della prima metà del secondo decennio dell’attuale secolo, è quella con tassi di incremento minori del credito delle famiglie, diventato perfino negativo nel 2013. Il motivo è ovvio,: un mix di interessi elevati, rispetto allo sviluppo del reddito, e di scarsa fiducia nel futuro.

Le famiglie fanno debiti solo se hanno speranze nel futuro, se hanno figli, se si aspettano condizioni economiche migliori. perché dovrebbero fare dei debiti se poi non pensano di poterli ripagare, sia per gli interessi elevati, sia perché si aspettano di essere più poveri. Ecco. questa è la situazione attuale, in cui la mancanza di speranza taglia la crescita de debito, e questo è indice di una crisi imminente.

 

 

 

 


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