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Economia

Aramco prepara enormi investimenti per sfruttare il più grande giacimento di petrolio offshore per i prossimi decenni

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La sede dell'Aramco

Saudi Aramco dovrebbe concludere a breve la selezione degli appaltatori per la costruzione di parte delle infrastrutture onshore nell’ambito dell’espansione del giacimento saudita Safaniya, il più grande giacimento petrolifero offshore del mondo. Ecco la sua posizione nel Golfo Persico

Il gigante petrolifero statale saudita dovrebbe completare il processo di selezione degli offerenti preferenziali per due grandi contratti di ingegneria, approvvigionamento e costruzione (EPC) onshore a Safaniya, per un valore totale fino a 5 miliardi di dollari, riporta ChemAnalyst, citando fonti con conoscenza diretta della questione.

Secondo le fonti, il gruppo di ingegneria indiano Larsen & Toubro (L&T) è in testa alla classifica per aggiudicarsi il contratto iniziale di Safaniya per la costruzione di un impianto di separazione del gasolio (GOSP).

Hyundai Engineering & Construction della Corea del Sud, da parte sua, sarebbe la favorita per aggiudicarsi il secondo pacchetto di contratti EPC, che prevede la costruzione di impianti off-site e di servizi, secondo quanto riferito da altre fonti a ChemAnalyst.

Safaniya, il più grande giacimento petrolifero offshore del mondo, produce attualmente circa 1,3 milioni di barili al giorno (bpd) di greggio.

Come parte della sua strategia per aumentare la capacità massima sostenibile (MSC) dell’Arabia Saudita a 13 milioni di bpd nel 2027, Aramco ha pianificato un’enorme espansione a Safaniya.
In una presentazione dello scorso anno, Aramco ha dichiarato che prevede un aumento della capacità produttiva di Safaniya di 700.000 bpd a partire dal 2027, con un aumento della capacità di circa 350.000 bpd previsto per il 2027 e il resto dopo il 2027.

Saudi Aramco prevede di aumentare la sua capacità di produzione di petrolio a 13 milioni di bpd entro il 2027 dagli attuali 12 milioni di bpd, in quanto il gigante saudita continua a scommettere sull’aumento della domanda globale di petrolio.

L’amministratore delegato di Saudi Aramco, Amin Nasser, ha avvertito più volte che il petrolio e il gas saranno necessari per decenni e che l’industria deve investire nell’upstream – nonostante gli appelli degli attivisti a fermare i nuovi sviluppi – per garantire che il mondo eviti una carenza di energia e una crisi economica. Con questi investimenti Aramco si prepara a fornire il suo petrolio per i prossimi anni, probabilmente ad un  prezzo estremamente conveniente.


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