Conti pubblici
ANTONIO POLITO, BARISONI (FOCUS ECONOMIA) E IL TERRORISMO SU CONTI GIAPPONESI E ABENOMICS
L’Economia giapponese si è ridotto dello 0,4 per cento da luglio a settembre , dopo una contrazione dell’1,9 per cento nel trimestre precedente.
Subito all’opera, la disinformazione galoppante ne ha approfittato per spargere le sue menzognere verità: “STAMPARE MONETA NON SERVE A NULLA, SHINZO ABE HA FALLITO”
Ecco qualche esempio di pillole della corretta informazione:
Questi gli onestissimi ed imparzialissimi radiocronisti di RADIO24.
E questo il glorioso Antonio Polito:
la cui vastissima competenza economica gli fa passare in secondo piano il seguente fatto:
Ma poi, cosa è accaduto davvero in Giappone?
Questo:
1) Aumento della domanda pubblica;
2) tenuta delle esportazioni nette;
3) calo della domanda privata non sufficientemente compensata dai punti 1 e 2.
La domanda privata è diminuita dello 0,9% sottraendo 0,7 punti percentuali alla crescita.
I consumi privati (rappresentano il 60% dell’economia) sono aumentati solo dello 0,4%, causa aumento IVA all’8% dal 5 di aprile (Fiscal Retrenchment appunto volto a ridurre l’Import).
Gli Investimenti in abitazioni sono scesi del 6,1% mentre la spesa per il capitale è scesa dello 0,2%.
Il contributo negativo delle scorte private è anche un altro fattore importante nel declino del PIL .
La domanda pubblica è aumentata dello 0,7% e ha aggiunto 0,2% alla crescita . I consumi e gli investimenti pubblici sono cresciuti dello 0,3 e 2,2% rispettivamente .
La domanda esterna ha aggiunto 0,1 punti percentuali alla crescita come gli aumenti di esportazioni ( +1,3 per cento ) sono stati superiori a quelli delle importazioni ( +0,8 per cento ).
Ecco un po’ di grafici per i vostri sopraffini palati:
1) CALO DEL TASSO D’INTERESSE PAGATO SUI TITOLI PUBBLICI GRAZIE ALLA SOTTOSCRIZIONE DA PARTE DI BANK OF JAPAN DEI TDS
2) SVILUPPO DEL CAPITALE FISSO LORDO (NECESSARIO PERCHE’ IL GIAPPONE GIA’ VIAGGIA AL 99% DEL TASSO D’IMPIEGO DEL CAPITALE DISPONIBILE)
3) RIPRESA DELL’INFLAZIONE GIAPPONESE
4) RIPRESA DEL TURISMO (CHE E’ AGEVOLATO DA UNA MONETA DEBOLE IN QUANTO FAR VACANZE IN GIAPPONE COSTA MAGARI MENO DI FARLE IN EUROPA)
5) TASSO DI UTILIZZO DEGLI IMPIANTI INDUSTRIALI GIAPPONESI (DA PIU’ DI UN ANNO A LIVELLI SUPERIORI ALL’ORDINARIO, BEN OLTRE IL PIENO IMPIEGO DELLE RISORSE DISPONIBILI)
6) LIVELLO DELLE VENDITE INTERNE, COME SI NOTA, IL VERO CALO E’ RELATIVO AL MERCATO DEGLI APPARTAMENTI
Bene, credo di avervi illustrato come nasce la potenziale crisi giapponese e quanto invece la loro sia una situazione per ora invidiabile, nonostante la perdita delle centrali nucleari e le conseguenti riduzioni di vendite all’estero di pesce e altri prodotti temporaneamente considerati a rischio radioattività.
Cari Polito e Barisoni, gli Italiani si appoggiano a voi per esser informati, è vostro compito svolgere fedelmente l’arte del giornalista servendo il popolo che vi segue, non vendendovi alla linea del vostro editore solo perché TENETE FAMIGLIA!
Maurizio Gustinicchi
Economia5Stelle
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