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L’alluminio riciclato salverà l’edilizia? Tra sostenibilità e crisi delle materie prime

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Facciata vetrata
Facciata vetrata (© Freepik)

Nel turbolento scenario economico globale, caratterizzato da una crisi delle materie prime che non accenna a diminuire e da un’urgenza climatica sempre più pressante, il settore dell’edilizia si trova di fronte a un bivio cruciale. Costruire è necessario, ma farlo in modo sostenibile è diventata una priorità non più rimandabile. In questo contesto, aziende come Domal, brand di riferimento nel campo dei sistemi in alluminio per l’architettura, stanno emergendo come attori chiave, proponendo un modello che combina innovazione e rispetto ambientale, soprattutto attraverso l’uso intensivo di alluminio riciclato post-consumo.

Il mercato: crisi delle materie prime e Green Deal EU

Il mercato delle materie prime è da anni un campo di battaglia. Fluttuazioni imprevedibili, interruzioni delle catene di approvvigionamento e tensioni geopolitiche hanno messo a dura prova interi settori industriali. L’alluminio non fa eccezione, con prezzi soggetti a repentine impennate che si ripercuotono direttamente sui costi di produzione e, in ultima analisi, sul consumatore finale. Parallelamente, l’Europa spinge con decisione verso un’economia più verde attraverso il Green Deal, imponendo standard sempre più stringenti in termini di emissioni e sostenibilità.

Questo duplice scenario – da un lato la necessità di reperire materiali in modo stabile e a costi contenuti, dall’altro l’imperativo etico ed economico di ridurre l’impronta carbonica – sta spingendo le aziende a ripensare i propri processi produttivi. È qui che il concetto di economia circolare assume un valore non solo ambientale, ma squisitamente economico.

Hydro CIRCAL: il valore dell’alluminio riciclato

Domal, brand parte del colosso norvegese Hydro, si posiziona all’avanguardia in questa rivoluzione. Il loro fiore all’occhiello è l’alluminio Hydro CIRCAL, un materiale che incarna perfettamente i principi dell’economia circolare. A differenza dell’alluminio primario, la cui produzione è energivora e inquinante, Hydro CIRCAL è una lega di alluminio post-consumo realizzata con almeno il 75% di contenuto riciclato e 95% riciclabile. Questo non è un semplice dettaglio: significa una riduzione delle emissioni di CO2 di circa il 95% rispetto alla media globale per la produzione di alluminio primario.

Mentre spesso si sente parlare di acciaio riciclato come soluzione sostenibile nell’industria pesante, è fondamentale sottolineare come l’alluminio, per le sue proprietà intrinseche, si presti ancora meglio a cicli infiniti di riciclo senza perdere le sue qualità. L’alluminio Hydro CIRCAL è una dimostrazione lampante di come l’innovazione possa trasformare uno scarto in una risorsa di altissimo valore. Questa scelta strategica non solo contribuisce a un futuro più verde, ma offre anche una maggiore stabilità nei costi di approvvigionamento, riducendo la dipendenza dalle fluttuazioni del mercato delle materie prime vergini.

Per approfondire l’impegno di Hydro sulla sostenibilità e sui dati relativi al riciclo, si possono consultare i loro report di sostenibilità.

Dati e prospettive: un modello vincente?

Studi recenti evidenziano come il mercato globale dell’alluminio riciclato sia in forte crescita, spinto dalla domanda di prodotti più sostenibili e dalla ricerca di efficienza economica. Un’analisi di mercato pubblicata da Allied Market Research conferma queste tendenze, indicando un tasso di crescita annuale composto (CAGR) significativo per i prossimi anni.

Il modello Domal, incentrato sull’utilizzo di alluminio riciclato ad alte prestazioni, non è quindi solo una scelta etica, ma un investimento sul futuro. Permette di offrire al mercato italiano prodotti di alta qualità – come finestre, porte e facciate continue – che rispondono non solo alle esigenze di design e performance, ma anche alla crescente consapevolezza ambientale di costruttori e consumatori.

La sostenibilità come vantaggio competitivo

La sostenibilità, per molte aziende, rischia di rimanere un mero esercizio di marketing. Per Domal e Hydro, invece, l’investimento in alluminio riciclato ad alte percentuali è un pilastro fondamentale della strategia aziendale. Non si tratta solo di ridurre l’impatto ambientale, ma di costruire un vantaggio competitivo duraturo in un mercato sempre più esigente.

Mentre l’Europa continua a dettare l’agenda con normative sempre più severe in materia di efficienza energetica degli edifici e di materiali sostenibili, chi, come Domal, ha abbracciato per tempo la via del riciclo e dell’innovazione circolare, si trova in una posizione di forza. L’alluminio riciclato non è più solo una nicchia, ma la direttrice principale verso un futuro in cui l’edilizia sarà meno impattante e più resiliente alle crisi delle materie prime. E in questo scenario, il modello Domal si candida certamente a essere un esempio da seguire.


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