Economia
Trump, von der Leyen e un foglio di carta: ecco cosa ha concesso davvero l’UE (e perché l’auto europea è a rischio)
Una foto rubata svela il vero accordo tra Trump e von der Leyen. Con un tratto di penna, Trump ha riscritto le offerte UE su dazi e auto. Cosa cambia per il Green Deal?

Quando i potenti del mondo si incontrano, spesso vengono scattate belle foto, ma i dettagli dei loro colloqui rimangono per lo più segreti. Così è stato anche domenica, quando Ursula von der Leyen e Donald Trump si sono incontrati in Scozia. La presidente della Commissione europea e il presidente degli Stati Uniti volevano porre fine a una disputa durata mesi e concordare nuovi dazi doganali.
Grazie ad un particolare di una foto messo in evidenza dalla Welt tedesca ora abbiamo un’idea di quali fossero le proposte della UE e di come Trump, con un semplice tratto di penna, le abbia cancellate e corrette. Inoltre sappiamo ora anche il livello di inutilità di tante discussioni fatte a livello europeo, che poi sono state cancellate nella discussione.
Il foglio di carta è intitolato “EU Offer”, in italiano: “Offerta dell’UE”. La comunità degli Stati, scritto in grandi lettere sotto, propone di abbassare a zero tutti i propri dazi doganali, ad eccezione di alcuni “Ag Products”. “Ag Products” potrebbe stare per “Agricultural Products”, ovvero prodotti agricoli. Si parla inoltre di “dazi reciproci del 10%”.

Il particolare evidenziato dalla Welt
Qualcuno, forse Trump, ha scritto accanto con un pennarello a punta grossa “15%”. Alla fine non sono stati concordati dazi reciproci del 10%, ma dazi unilaterali del 15%. Questi sono stati inseriti nell’accordo annunciato da entrambe le parti più tardi quella sera. CI sono quindi altre annotazioni a pennarello, probabilmente dello stesso Trump o dei suoi più stretti collaboratori.
Von der Leyen avrebbe anche proposto a Trump che l’UE acquistasse energia americana per 600 miliardi di dollari “durante il suo mandato”, probabilmente riferendosi soprattutto al gas liquefatto. Sulla nota del presidente degli Stati Uniti, sotto questa cifra è scritto a mano con grafia scarabocchiata: 750. Trump voleva quindi aumentare la somma e lo ha ottenuto, e in modo deciso.
Lo stesso vale per la questione di quanto denaro le aziende europee dovranno investire in più nei prossimi anni dall’altra parte dell’Atlantico. L’offerta della Commissione europea secondo il promemoria di Trump: 500 miliardi di dollari. La nota scritta a mano sotto: 600. Anche in questo caso Trump ha avuto la meglio.
Su un punto, però, il repubblicano ha fatto un passo verso l’UE. Von der Leyen ha chiesto un dazio del 15% sulle auto europee e Trump ha accettato. Attualmente l’aliquota è del 27,5%, quindi Bruxelles ha ottenuto una piccola vittoria. Ma il documento rivela anche una grande concessione: l’UE promette di abolire tutti i dazi sui prodotti americani.
Sono esclusi dal dazio forfettario i prodotti farmaceutici. Il promemoria rivela che l’UE avrebbe offerto un dazio del 10%, lo stesso che gli europei avrebbero offerto per i “semis”. In questo caso, ‘semis’ dovrebbe stare per “semiconductors”, ovvero chip. Invece su questi prodotti tutto è rinviato e, comunque, non sarà il 10%.
Potrebbe essere interessante anche l’ultimo punto del promemoria di Trump, che è stato appositamente evidenziato. Vi si legge: “L’UE accetta gli standard automobilistici statunitensi”. Il significato esatto di questa frase rimane poco chiaro. Tuttavia, le norme e gli standard rappresentano spesso un grande ostacolo al commercio. Finora, i veicoli necessitano di un’omologazione specifica per ogni mercato. Non tutte le auto che possono circolare negli Stati Uniti ottengono l’omologazione anche in Europa. Un esempio noto è il Cybertruck di Tesla, che può circolare in America ma non in Europa.
Robot Taxi e auto a combustione interna in Europa?
Però non si tratta solo di un problema di singola auto: in Europa vi sono dei vincoli di emissione di CO2 per l’intera gamma di produzione delle auto, limiti imposti dal Green Deal e che hanno portato all’introduzioni di molte, costose, auto elettriche. Gli USA invece si preparano a cancellare tutti i limiti di emissione per le auto, che invece erano state introdotte dal Clean Car Rule di Biden.
Se l’UE dovesse davvero accettare gli standard americani, e sarebbe ovvio se si volessero rendere omogenei i mercati, le normative europee dovrebbero sparire, altrimenti non ci sarebbe un vero mercato unico, ma dazi indiretti alle auto USA. Tutte le discussioni condotte al Parlamento europeo su Euro 7 e sui limiti di cessione del CO2 varrebbero zero. Solo una costosa perdita di tempo.
Inoltre potrebbe diventare rilevante anche in caso dei veicoli a guida autonoma. Finora i robot taxi di Waymo e Tesla circolano solo nelle città americane, in Europa non hanno ancora l’omologazione. Se l’accordo della Scozia si estendesse anche a questi standard, in teoria i robot taxi americani potrebbero presto circolare anche nella UE, riaccendendo contese durissime con i tassisti.
In fondo al foglio qualcuno ha scritto a mano “Opening up country”: “Apertura del Paese”. Anche in questo caso non è chiaro cosa significhi. Potrebbe trattarsi della richiesta centrale del presidente degli Stati Uniti che l’Europa apra maggiormente i propri mercati ai prodotti americani. Questo non è chiaro, ma la von der Leyen si è aperta abbastanza…
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.
You must be logged in to post a comment Login