Attualità
Accorato appello di Molinari, tra bavagli e fantasmi
«Io ho una certa pratica del mondo; e quella che diciamo l’umanità, e ci riempiamo la bocca a dire umanità, bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà. Pochissimi gli uomini; i mezz’uomini pochi, ché mi contenterei l’umanità si fermasse ai mezz’uomini. E invece no, scende ancor più giù, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi.
E ancora più giù: i pigliainculo, che vanno diventando un esercito. E infine i quaquaraquà: che dovrebbero vivere come le anatre nelle pozzanghere, ché la loro vita non ha più senso e più espressione di quella delle anatre. Lei, anche se mi inchioderà su queste carte come un Cristo, lei è un uomo.» (Estratto da Sciascia, 1960, Il giorno della civetta)
Nel suo intervento degno di nota alla Camera, il 3 dicembre scorso, il deputato leghista Riccardo Molinari si appella agli uomini di “sinistra” per frenare la deriva autoritaria per cui, dice, il M5S è stato creato e messo in Parlamento.
Perché, la tanto ostentata e vantata “democrazia diretta” non si sta rivelando altro che il passaggio feroce, crudele, fazioso e spietato – antidemocratico, è un eufemismo – al governo mondiale digitale con tanto di carta d’identità elettronica, tessera sanitaria smaterializzata, fattura elettronica, cartella clinica elettronica, e la riunificazione di tutti questi database in un “cloud” centralizzato tramite comodi nanochip o codici QR nei nostri smartphone o sulla nostra pelle, che fungeranno, previo ricatto, da strumenti sine qua non per pagare ed essere pagati.
E’ la moneta digitale, il fantasma di cui nessuno parla o solo marginalmente nell’ambito del grande reset, ma che è il perno della digitalizzazione forzosa che stiamo subendo in un paradigma, non già mutato – contrariamente a quanto dice la pubblicità – ma peggiorato, quello della moneta debito dove il sottostante – o la riserva – saranno i nostri dati biometrici costantemente connessi al “cloud”, monitorati, negoziati, ceduti, valutati.
Da feticcio della moneta, con oro e debito sovrano, la “riserva” della moneta – o sottostante, collaterale – sta diventando i nostri dati biometrici, in una violazione dell’habeas corpus storicamente inaudita.
Alla riunificazione dei diversi database in una unica carta lavora alacremente dal Conte bis il Sottosegretario del MEF Alessio Villarosa. Quando lo “sgridai” alla lettura di questo articolo Stop al contante, arriva la card unica per identità e pagamenti elettronici – Il Sole 24 ORE , non ebbe altro argomento che non il canzonarmi sul fatto che sarei stata “retrograda”, che volevo tornare alla “carta”. Una manipolazione per non rispondere nel merito. Non sono affatto contraria alla tecnologia, anzi, ma il fatto di riunire i database in una unica carta viola la privacy e centralizza il potere in modo tale da aprire la strada al ricatto generalizzato, come in Cina, con la valutazione a punti. Tutte le informazioni di una persona, comprese le sue spese, saranno gestite e controllate a livello centrale anche in collaborazione con i GAFAM (google, amazon, facebook, apple e MSN), o gli over the top, tant’è vero che il “cloud” data center di Milano è costruito con un investimento di Microsoft in Poste Italiane.
Il commissario Arcuri, che accumula tra le tante cariche anche quella di Presidente di Invitalia SpA, ha dichiarato recentemente in conferenza stampa:
«Stiamo progettando una piattaforma informatica, che consentirà di gestire la verifica della somministrazione per sapere come si chiamano le persone che hanno fatto il vaccino e dove lo hanno fatto, per seguire la tracciabilità dei beni sul territorio. Sarà il ministero della Salute a stabilire le modalità».
Punto 1: il ricatto è servito. Non ti vaccini? Non ti facciamo utilizzare la carta che riunisce l’anagrafica, la tessera sanitaria e il sistema di pagamenti online, che saranno obbligatori per pagare le tasse, le multe o quant’altro con la Pubblica Amministrazione.
Punto 2: si, avete sentito bene, i BENI siamo noi. I “loro” beni. Per “inverare” (cfr. Alfonso Luigi Marra) la moneta, i grandi creditori hanno bisogno del censimento della forza lavoro che nel digitale avviene non più con i certificati di nascita controllati dallo Stato ma con i dati biometrici, le chat, la geolocalizzazione controllati da MSN and Cie. Devono anche controllare il patrimonio, per ipotecare i nostri dati, perciò i nostri database, compresi quelli del sottosuolo sono sempre stati “aperti” a tutte le multinazionali che volessero fare affari con le trivelle. Con i database sui redditi delle aziende e le rendite da turismo, raccolti da Booking ed Expedia, aiutati in questo dalle raccolte “statistiche” delle province, le multinazionali del turismo hanno perfezionato gli inventari del nostro patrimonio – il nostro vero oro – che con il fallimento provocato del settore, si apprestano a prendere con il ritornello del “non avrai nulla e sarai felice”, propinato dal Forum economico mondiale, per prepararci al futuro che ci stanno preparando, dove più niente ci apparterrà ma apparterrà a qualcuno, visto che dovremo noleggiarlo da “qualcuno”. Il solito fantasma?
Il controllo totale dei “loro” beni che siamo noi, passa anche attraverso il controllo e la recinzione dei nostri movimenti: i Sumeri lo fecero con l’invenzione del calendario che scandiva i ritmi del lavoro e del riposo, qua lo faranno con la geolocalizzazione e i divieti estensivi e lockdown vari, del tutto abusivi e incoerenti, per causa cuviddi. Come la chiusura dei ristoranti alle 18.
Infine ci sono i nostri dati biometrici e sanitari, che sono il vero nuovo oro della nuova moneta digitale, dove noi siamo i beni sottostanti della moneta che sempre debito sarà, vera arma del ricatto con l’obbligo, DE FACTO, del vaccino che verrà. Non vi è all’orizzonte nessun cambio di paradigma contrariamente a quanto ci stanno dicendo, se non quello che vorremo fare noi quando una massa critica di pecore avrà capito che i capi di bestiame siamo noi a formare il “capitale” di lorsignori!
Delle delizie del controllo totale vi ho già parlato in precedenti articoli, ad esempio il brevetto della MSN di una cripto moneta con mining umano, per rilevare persino il tipo di pensiero degli “utenti” con comodi sensori (ad esempio sapremo poi che i sensori possono essere dei dot quantici nella forma di spray o cerotti) in modo da condizionarci con il vecchio trucco del bastone e della carota: pensi bene, eccoti la cripto, pensi male, niente moneta.
Oppure la cripto della Visa che “mangia” tutte le banconote del mondo per risputarvele nella forma digitale, in qualsiasi denominazione esse siano, manco fosse la nuova banca centrale mondiale. Un modo per accelerare la strada verso la “cashless” che è una delle missioni principali di Conte…
Questo è il grande reset, di cui purtroppo nessuno parla in Parlamento, limitandosi tutti, tranne forse la Sara Cunial che non si addentra però nella questione monetaria, a subire supini e proni, oppure a schiamazzare sugli effetti e non sulle cause, come sta facendo l’opposizione da mesi.
Nel frattempo l’agenda digitale nazionale avanza, con l’istituzione per tutti di una identità digitale presentata come una “opportunità” e fallacemente come “facoltativa” ma essa segue l’agenda dell’organizzazione ID2020 di Bill Gates, architetto del nuovo ordine mondiale. Prova ne sia la vergognosa promozione a reti unificate del Premier il 3 sera, nell’annunciare il demenziale dpcm di Natale, dell’app “Io” da scaricare dal sito PagoPA SpA, con tanto di “Spid” e “premiazione” a fine anno per uso pagamenti elettronici (massimo 150 euro). E l’istituzione di una “lotteria” previa naturalmente l’iscrizione dei nostri dati, per acquisire l’identità digitale, e addomesticarci.
Notare come si confondano appositamente i pagamenti elettronici delle carte bancarie con quelli delle app negli smartphone, che è il vero obiettivo del nuovo ordine: è previsto il passaggio dal sistema bancario alle multinazionali digitali, quelle che controllano il net e gli smart, come nuovi “proprietari” del mondo.
Con la scusa del progresso tecnologico ci stanno resettando il cervello, le proprietà, la democrazia, i conti in banca, la vita. Ci stanno privando della Costituzione e di tutti i diritti naturali, costituzionali, elementari, umani.
E mentre ci privano persino del diritto più elementare di visitare un parente ricoverato, e di controllarne la terapia e il trattamento, leggiamo dalle linee guida dell’aifa e del ministero della salute, che per l’assistenza a domicilio della sars cov 2 sono praticamente sconsigliate ai medici di base TUTTE le cure che funzionano, dall’aspirina all’antibiotico, dal cortisone all’eparina, dalla clorochina a qualsiasi terapia vitaminica o integrativa: in pratica, la politica vuole che i pazienti non si curino e vadano a ingrossare i letti di ospedale, aumentando i numeri dell’emergenza per terrorizzarci meglio. Solo è consigliata la tachipirina che, secondo la stragrande maggioranza dei medici in scienza e coscienza peggiora solo le condizioni cliniche di un paziente.
Nel frattempo, mentre si consumano questi crimini contro l’umanità, ci traghettano verso la “Repubblica digitale” con tanto di partecipazione democratica elettronica, sic, il sogno distopico espresso nel video Gaia dalla Casaleggio associati (1) più di dieci anni fa. Demenziale perché esso richiede la distruzione totale degli Stati nazione, l’eliminazione di qualsiasi residuo di sovranità, la cancellazione dalla faccia della terra non solo del sacrosanto principio dell’autodeterminazione dei popoli, ma dei diritti umani tout court, richiede il controllo totale delle nostre vite, per l’acquisizione dei dati biometrici, senza i quali, la moneta debito digitale non sta in piedi. Perché i nostri dati biometrici sono la peggiorativa forma della nostra accettazione estorta, forzata, della moneta. E tutto questo mentre veniamo distratti da argomenti altrettanto spaventosi come il decreto immigrazione, o i problemi economici della gestione covid, e i decessi quotidiani.
Ora, sarebbe opportuno che questo tema, il clou, la chiave di volta, il sacro graal, il punto g del potere, il vero obiettivo di questa strumentalizzazione di un problema sanitario, fosse portato avanti almeno dall’opposizione! Altrimenti non farà altro che dare l’impressione, come sta facendo, di essere solo una comparsata e di essere fondamentalmente d’accordo con il grande piano del grande reset. O di non volere né di potere contrastarlo. Di andare avanti vivacchiando, come gli ominicchi.
A riprova del fatto che il parlamento è stato effettivamente imbavagliato, non solo nel senso letterale del termine, ma nel senso assoluto visto che qua, come altrove, si sta compiendo sulle nostre teste e sulla nostra pelle – senza alcun dibattito in parlamento e in assenza anche delle più elementari informazioni a riguardo – un cambio di modello monetario che non fa altro che rafforzare il vecchio paradigma millenario dello sfruttamento degli uomini da parte di una casta!
Solo che per arrivarci, in occidente che è la borghesia del mondo, saranno lacrime e sangue, ferro e fuoco! A meno che non ci passiamo la parola: svegliatevi! Quello che vogliono farci è questo: il massacro dei kulaki, la deportazione dei Finzi Contini, la soluzione finale deflazionistica e saccheggiatrice del patrimonio di un gregge abituato fin troppo bene – secondo la casta – e che va sostituito o ibridato con altri capi di bestiame che si accontenteranno di molto meno – sempre secondo la casta!! Una casta che ha puntato sul dragone dell’est il quale sta andando con il vento in poppa, come noi nel dopo guerra grazie a un piano Marshall, i paesi asiatici sono in crescita economica esponenziale!
Noi, gli italiani, per tutto il dopo guerra, abbiamo presentato filo da torcere per le multinazionali che volevano penetrare il nostro mercato, contraffarci e annientarci, in quanto gli italiani producevano l’eccellenza, e con la lira, la scala mobile, l’iri e le banche pubbliche, questa eccellenza era commercializzata e consumata dagli italiani stessi, nel loro magnifico territorio ! Le multinazionali, quelle stesse che adesso vogliono eliminare gli ultimi padroncini dell’eccellenza italiana, hanno fatto di tutto per sgominare la “concorrenza” delle innumerevoli piccole imprese che fieramente coltivavano e promuovevano il territorio.
Senza un golpe mondiale, non sarebbero riusciti a ridurci alla Grecia. Con questo golpe mondiale, purtroppo, saremo ridotti a molto peggio della Grecia – perché qua non vale il detto “Mal comune mezzo gaudio” – mentre avremmo tutti gli strumenti per uscirne e indicare la via, ma solo eliminando dalla scena politica questi traditori totali, che non saprei in quale categoria di Sciascia situare, a voi l’ardua sentenza.
Bravo l’on. Molinari per la foga ! Ma adesso concentratevi sul punto, mettendolo sul tavolo. Grazie.
Nforcheri 05/12/2020
Altri riferimenti
Grillo il Gallo? – Nicoletta Forcheri 2012
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