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Abu Dhabi. Attacco alle petroliere, si sospettano i ribelli Houthi

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Un attacco ad Abu Dhabi ha portato a tre morti, sei feriti e a incendi a bordo di tre petroliere nei pressi del termina di raffinazione e stoccaggio della società petrolifera statale ADNOC. L’attacco a quanto risulta sarebbe stato portato con dei droni e a condurlo sarebbero stati i ribelli yemeniti Houthi, sciiti, non nuovi a questo tipo di attacco alle infrastrutture petrolifere saudite  o degli Emirati.

Il prezzo del petrolio è rimasto stabile sugli 85 dollari per il Brent, quasi un miracolo vista l’entità dell’attacco stesso. I danni pare, secondo fonti ufficiali, non siano eccessivi, ma segnano un ulteriore passo avanti nelle possibilità offensive dei ribelli in guerra con Arabia e EAU, anche se questi ultimi si sono ritirati dall’avere un ruolo attivo rilevante a tempo. I ribelli vogliono obbligare Riad al tavolo delle trattative e quindi, con questo tipo di offensiva, spero di fare pressioni sugli alleati affinché convincano la monarchia saudita a iniziare delle serie trattative di pace. Sinora la guerra in Yemen si è rivelata come un’umiltà te serie di sconfitte per la monarchia saudita, nonostante gli sforzi militari enormi messi in campo. I combattenti Houthi, che conoscono bene il campo e sono ben attrezzati e approvvigionati dall’Iran, si sono rivelati sinora molto superiori ai mercenari messi in campo da Riad.