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ABBATTIMENTO MH17: I MALESI SCONTENTI DEL RISULTATO DELLA COMMISSIONE VOLUTA DAGLI OLANDESI

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Nei giorni scorsi la commissione internazionale d’inchiesta (JIT), a guida olandese, che sta indagando sull’abbattimento del volo MH17 sull’Ucraina ha reso pubblico il proprio responso, accusando tre russi ed un ucraino filorusso di aver avuto un ruolo attivo nella vicenda per aver ricevuto il missile BUK responsabile dell’abbattimento. La notizia però non è stata presa bene  in Malesia dal primo ministro, Tun  Mahathir Mohamad, che ha affermato:

Siamo molto scontento perchè dall’inizio l’inchiesta è stata una questione di carattere politico su come accusare la Russia del malfatto. Anche prima di qualsiasi esame avevano già detto Russia. Ora dicono che hanno delle prove, ma è molto difficile per noi accettarle.  Ora è diverso, ma, per quanto ci riguarda, noi vogliamo delle prove di colpevolezza (della Russia) , ma, fino ad ora, c’è solo del sentito dire”

Il problema è serio: Ucraina e Russia condividono ancora gran parte dell’armamento, ed il modello di missile BUK in questione secondo Mosca non è più in servizio da tempo, mentre apparirebbe ancora negli inventari Ucraini, ma questi ultimi hanno sempre affermato che il missile provenisse da est. La commissione ha poi escluso sin dall’inizio la presenza dei russi , risultando quindi di parte, e nello stesso tempo non è stata affidata a paesi terzi che non avessero interessi nella questioni. Inoltre le quattro persone indagate non sono state direttamente colpevoli del lancio, ma , secondo la commissione, hanno semplicemente avuto un ruolo nell’invio di missili antiaerei nella zona del Donbass.

Insomma un passo che rischia di rendere ancora meno chiara la questione e non si sa quando si potrà veramente sapere chi ha schiacciato il fatale pulsante di lancio.


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