Financial Mirror mette in luce alcuni recenti deflussi di capitali dall’Italia nel sistema Target 2, che secondo l’economista tedesco Hans Werner Sinn sono dovuti ad investimenti all’estero fatti da banche italiane coi soldi del QE della BCE. E i saldi Target2 peggiorano…
9 aprile 2015
Un totale netto di 27 miliardi di euro di capitali sono usciti dall’Italia nel mese di marzo, secondo una pubblicazione della Banca d’Italia.
“Questo potrebbe essere in parte dovuto a trasferimenti bancari esteri di tipo speculativo da parte delle banche italiane, che ora stanno investendo fuori d’Italia i soldi che hanno ricevuto dalla BCE nel quadro del programma di QE“, ha spiegato Hans-Werner Sinn, presidente del Ifo Institut.
Il deflusso sembra la continuazione di un processo iniziato già nell’agosto 2014, innescato dall’annuncio del QE, con temporanei limitati riflussi verificatisi nei mesi di ottobre 2014 e gennaio 2015. I crediti in conto corrente Target2 che l’Italia ha ricevuto dall’Eurosistema – e che hanno reso possibili tali deflussi di capitali – sono attualmente pari a 192 miliardi di euro.
Non è chiaro dove sia stato trasferito il denaro proveniente dall’Italia, ha aggiunto Sinn.
La Germania è una potenziale destinazione. La Bundesbank ha dichiarato che i propri crediti nei confronti dell’Eurosistema sono aumentati di ben 18 miliardi di euro in marzo e ora ammontano a 532 miliardi di euro. Ciò significa che la Bundesbank ha concesso alle altre banche centrali dell’Eurosistema dei crediti in conto corrente per 532 miliardi di euro attraverso il sistema Target. I crediti Target non possono essere messi in pagamento e, a differenza del sistema della Federal Reserve degli Stati Uniti, nell’Eurosistema i saldi non sono regolati. E’ solo aggiunto al debito un interesse a un tasso dello 0,05%.
Il debito Target deriva da un accredito automatico in conto corrente concesso dalle altre banche centrali dell’Eurosistema quando effettuano ordini di pagamento senza una corrispondente controtransazione. Questi ordini di pagamento sono principalmente privati e sono fatti per ripagare i debiti internazionali, per l’acquisto di attività estere o per acquistare merci dall’estero.