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Economia

22 Miliardi di euro di investimenti al sud grazie alla Zes Unica

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Il Sud Italia si conferma la terza Regione più attrattiva del Mediterraneo, sui 20 paesi dell’area, e riduce il divario con la Spagna, mantiene il quinto posto nell’area economica, sale al secondo posto nell’area dotazione, quella legata a risorse e sostenibilità, ma scende dal 4° al 5° posto nell’Innovazione e cultura e dal 7° all’8° nell’area sociale. Inoltre, sono stati mappati investimenti nuovi o incrementali nel Sud Italia con orizzonte al 2030, per oltre 320 miliardi di Euro investiti, e più di 1 milione di occupati.  Sono alcune delle evidenze contenute nel Libro Bianco presentato oggi nella giornata di apertura della quarta edizione del Forum “Verso Sud: La strategia europea per una nuova stagione geopolitica, economica e socio-culturale del Mediterraneo”, organizzato da The European House – Ambrosetti (TEHA) a Sorrento (Grand Hotel Excelsior Vittoria) il 16 e il 17 maggio,

“Le sfide del Sud Italia, nel quadro euro-mediterraneo, non sono di breve periodo e devono  costantemente adattarsi a uno scenario fortemente incerto e instabile. E’ per questo che, oggi più che mai, uno strumento come il Libro Bianco che unisce analisi approfondite e  proposte concrete e argomentate acquista un valore particolarmente significativo – ha  affermato Valerio De Molli, Managing Partner and CEO, The European House  – Ambrosetti (in foto) – Il quadro del Sud che scaturisce dalla nostra analisi è quello di un’area  che già oggi ha tutti gli elementi per smentire l’immagine stereotipata di elemento negativo  e di peso per il paese ma che necessità di un ulteriore salto di qualità per consolidare i propri  punti di forza. In questo senso, il Forum “Verso Sud” si sta rivelando una piattaforma  preziosa che intendiamo continuare a sviluppare con l’aiuto delle istituzioni e dei nostri  partner”. 

Il Libro Bianco identifica la ZES Unica come una opportunità strategica per rilanciare il Sud Italia, attrarre investimenti e valorizzare il territorio come motore di sviluppo per l’intero Paese, con una rilevante accelerazione negli ultimi 10 mesi. Delle 620 Autorizzazioni Uniche (AU) rilasciate dall’entrata in vigore della ZES Unica, 522 sono state rilasciate tra il 6 agosto e il 6 maggio (valore pari al 84,2% del totale). Il 47,4% delle AU rilasciate nel quadro normativo della ZES Unica ha come oggetto investimenti in Campania, seguita dalla Puglia (22,1%) e dalla Sicilia (14,7%). Complessivamente, nella cornice amministrativa della ZES Unica sono stati attivati 8,5 miliardi di Euro di investimenti i quali potranno determinare un impatto economico superiore a 22 miliardi di Euro. Per ogni Euro investito nella ZES Unica del  Mezzogiorno se ne sono attivati 1,6 addizionali nell’economia. Un grande successo per una misura fortemente voluta dall’ex ministro per gli affari europei, ora vicepresidente esecutivo della Ue, Raffaele Fitto. In Italia le ZES nascono nel 2017 per rilanciare gli investimenti nelle Regioni meno sviluppate e in transizione del Paese, ma l’iter che dalla creazione ha portato alla loro operatività in Italia è lungo e complesso. A distanza di soli due anni dall’effettiva partenza delle otto ZES in Italia, è stato definito un nuovo orientamento normativo: la ZES Unica, che nasce all’interno del Decreto Sud (settembre 2023) con l’obiettivo di creare un sistema d’incentivi per favorire la crescita e il consolidamento economico delle aree del Sud.

Alla guida della struttura Fitto ha voluto mettere l’avvocato Giosy Romano, nell’agosto  dello scorso anno. Avvocato amministrativista, presidente del Consorzio per l’Area di sviluppo industriale della provincia di Napoli e presidente della Cise, Confederazione Italiana per lo Sviluppo economico. “I numeri sono significativi e raccontano di quanto fatto dalla ZES finora, sono 639 le Autorizzazioni Uniche rilasciate in un anno e mezzo. Nei primi quattro mesi del 2025 sono state rilasciate 223 autorizzazioni uniche, numeri triplicati rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. I provvedimenti hanno generato un impatto economico di circa 22 miliardi di euro, gli occupati complessivi sono 34mila finora”. Ha detto Romano al forum Ambrosetti evidenziando come la semplificazione delle procedure di autorizzazioni ( da 37 ad 1) hanno avuto un effetto volano sul numero degli investimenti messi in campo. L’Avvocato Romano, sotto la cui guida c’è stata una decisa accelerazione degli effetti positivi della Zes nel Sud,  ha auspicato che in futuro si possa arrivare a mettere in collegamento le varie zone economiche speciali del Mediterraneo, in modo particolare le zone franche, favorendo così la comunicazione tra i vari Paesi.

 


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