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In mare il Bolgoros, il “Distruttore di Città” di Putin

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Il più grande sottomarino al mondo, il “Distruttore di città” di Putin “, il colosso della  Marina russa K-329 Belgorod è stato mostrato al pubblico per la prima volta nei giorni scorsi, in fase di prove in mare.

Stimato come lungo a 178 metri e circa 15 metri (49 piedi) di diametro, è il doppio dei più grandi sottomarini della Royal Navy del Regno Unito, ma in modo più impressionante è dotato di droni sottomarini guidati dall’intelligenza artificiale che secondo un importante occidentale sono in grado di colpire bersagli costieri che si trovano a 6.000 miglia di distanza. Ora questo gigante è il fulcro della difesa strategica russa.

Un esperto militare del Royal United Services Institute (RUSI), il dottor Sidharth Kaushal, ha spiegato a The Mail on Sunday:

“Il Belgorod è abbastanza grande da fungere da nave madre per un insieme unico di navi più piccole che hanno capacità di immersione profonda e la capacità di manomettere le infrastrutture sottomarine.

È ben attrezzato per il sabotaggio e le operazioni clandestine. I suoi siluri nucleari Poseidon potrebbero anche essere un mezzo molto efficace per attaccare una portaerei in tempo di guerra, uno contro il quale al momento non esiste alcuna difesa”.

Ecco di più sul motivo per cui il gigantesco Belgorod rappresenta una grande sfida per gli Stati Uniti  e la nave sfugge a una chiara classificazione da parte degli occidentali.

Le finalità tattiche del Bolgorod sono apparentemente contraddittorie, perchè vanno dal sabotaggio alla dissuasione strategica. Per il primo scopo è come sottomarino ospite (leggi ‘nave madre’) per sottomarini nani a propulsione nucleare per immersioni profonde. Questi sono in grado di lavorare su cavi e altri oggetti sul fondo del mare. La preoccupazione nella NATO è che questi potrebbero includere i cavi Internet sottomarini che collegano i paesi occidentali. Questo tipo di finalità è definita una “missione speciale” nel gergo della marina (che è piena di eufemismi per attività segrete).

Il secondo ruolo è quello di attacco nucleare e deterrenza. Per questo sarà armata con sei siluri Poseidon “2м39”. Queste sono un’intera nuova categoria di armi non schierate da nessun’altra marina. Sono stati descritti come “siluri autonomi intercontinentali a propulsione nucleare”.

Ciascuno di questi siluri guidati dall’intelligenza artificiale è lungo più di 20 metri e, almeno secondo le affermazioni militari russe, ha una portata praticamente illimitata in termini di ciò che potrebbe raggiungere attraverso interi oceani.

 

La tempistica di lancio del Bolgorod è sospetta e viene ad avvenire a pochi giorni dalla crescita di tensione nel Mar Nero. Per gli osservatori occidentali questo test non è casuale, ma si tratta del modo in cui Mosca mostra i muscoli strategici di fronte alla NATO:


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