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LA GRECIA ARRESTA SPIE TURCHE A RODI

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Grossi problemi in casa  NATO, fra teorici alleati. Secondo Reuters, la Grecia ha arrestato un membro dello staff del consolato turco a Rodi con l’accusa di spionaggio in correità  con un cittadino greco. Il ministero degli esteri turco si è affrettato a condannare la detenzione come una grave violazione dei diritti del personale consolare.

L’arresto è avvenuto sabato scorso da parte della  Uno degli uomini che sembra essere stato appena arrestato era il membro del personale consolare turco. Sebbene siano stati forniti pochi dettagli, entrambi gli arrestati sono stati segnalati come titolari della cittadinanza greca, ma in modo cruciale fanno parte della comunità minoritaria musulmana greca.

Il Jerusalem Post aveva precedentemente riferito che “Uno degli uomini arrestati è sospettato di aver inviato informazioni sulle operazioni marittime al secondo uomo, che lavorava presso il consolato turco a Rodi”. Il primo ha lavorato su un traghetto che viaggia da Rodi e da altre isole greche. Quindi l’accusa ha a che fare con le osservazioni dei movimenti della marina e dell’aviazione greca nell’area del Dodecanneso, che si trova nelle immediate vicinanze dell costa turca.

Naturalmente la Turchia ha risposto negando con veemenza la qualità spionistica e chiedendo la liberazione del proprio inviato consolare. Nello steso tempo però la situazione si sta scaldando di nuovo, nonostante il Covid-19 , per l’emissione di nuove raccomandazioni NAVTEX che indicano la volontà di Ankara di gestire parti del mare  greco come se fosse proprio. Tutto questo all’indomani delle sanzioni imposte da Trump a uno stato membro NATO per l’acquisto del sistema missilistico S400 russo.

 


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