Attualità
I conti senza l’oste? Demansioniamo l’oste (anche se ne va della salute di tutti ) (Da Chimico Scettico)
Tutti i media italiani riportano che i t est al vaccino Oxfford-covid19 termineranno in un mese ed il vaccino verrà distribuito a novembre. Interessante, lavoro a questo trial e questa è per me una novità assoluta..
Nel giorno in cui il diavolo dei Trial si è dimenticato di fare il coperchio per il vaccino AstraZeneca (che poi è l’Oxford che vedete sopra) vi vogliamo proporre un ottimo articolo del preparato @chimicoscettico. Vi invito a leggerlo. Originale qui.
In principio era il vaccino italiano, che non era precisamente italiano, ovvero il vaccino Oxford-IRBM. “In principio” era ad aprile. “Vaccino a settembre”, diceva Di Lorenzo (IRBM), ma mancavano i soldi. Non si capiva se era stato fatto il modello animale né nel caso chi lo aveva fatto. Si capì invece che c’era un problema di fondi: si doveva iniziare la sperimentazione clinica e non c’era un centesimo, invece servivano dieci milioni, almeno. Di Maio e Speranza avevano elargito molte parole ma alla fine, zitti zitti, avevano inviato Di Lorenzo a Cassa Depositi e Prestiti, dove il tempo passava e non si levava un ragno dal buco. Mentre in Italia sia fa melina oltremanica il perfido Johnson mette i 20 milioni. Il baricentro del progetto viene definitivamente spostato in UK quando Astra Zeneca si compra il progetto. E qua il gioco si fa serio.
Italia Francia Olanda e Germania formano al volo un gruppo d’acquisto e opzionano il vaccino Oxford-AZ, 400 milioni di dosi (https://www.cnbc.com/2020/06/15/italy-france-the-netherlands-germany-to-pay-843-million-vaccine.html). Questo accade il 13 giugno. A stretta ruota al gruppo di acquisto si aggiungono Spagna, Polonia e Svezia (https://www.lamoncloa.gob.es/lang/en/gobierno/news/Paginas/2020/20200619covid19-vaccines.aspx).
E all’improvviso tutto diventa confuso, perché in contemporanea la Commissione il 17 giugno comunica ufficialmente la “EU Strategy for COVID-19 vaccines” (https://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/?qid=1597339415327&uri=CELEX:52020DC0245). Il 20 di maggio sempre la Commissione aveva varato Emergency Support Instrument, con 2,7 miliardi di dotazione: il 17 giugno dichiara che “La Commissione finanzierà parte dei costi affrontati dai produttori di vaccini sotto forma di Advance Purchase Agreements (accordi di opzione). I fondi allocati devono essere considerati come un anticipo sul pagamento dei vaccini che saranno effettimente acquistati dagli stati”
Nelle prime due settimane di luglio non si sente più parlare di gruppo di acquisto italo-franco-tedesco-olandese-etc. Ma il 14 luglio La Stampa tira fuori il famoso titolo “COVID, il vaccino funziona – l’obiettivo è distribuirlo senza sperimentazione” (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2020/07/follie.html). E sul Sole24Ore viene fuori il discorso dello scudo legale per i produttori. Ci sono trattative in corso ma non si capisce chi tratta con chi (eppure – e lo dico anche in riferimento allo scrivente – era tutto nero su bianco, online sul sito della Commissione, nascosto in bella vista).
Ora (col senno di poi) è chiaro che tutta la vicenda è passata sotto Emergency Support Instrument, ma ESI altro non è che la Commissione, che a partire da luglio inizia a trattare con gli sviluppatori di vaccini, singolarmente, e con la loro associane/lobby Vaccine Alliance (https://ilchimicoscettico.blogspot.com/2020/08/vaccini-anticovid-lobby-e-europa.html). Il 14 agosto la commissione firma il primo accordo con Astra Zeneca (https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/ip_20_1438). “Oggi, dopo settimane di negoziati, abbiamo il primo accordo EU di acquisto anticipato per un candidato vaccino.Vorrei ringraziare AstraZeneca per il suo cotruttivo impegno in questo accordo di così grande importanza per i nostri cittadini”, dichiara Stella Kyriakides, Commissario alla Salute.
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