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ZANNI: SUL RECOVERY FUND CONTE HA PRESO IN GIRO GLI ITALIANI. LA BCE è DIPENDENTE DALLA CORTE COSTITUZIONALE TEDESCA?

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Oggi Marco Zanni, come capogruppo di ID ha incontrato alla conferenza dei Capogruppo, la presidente della Commissione Von Der Leyen, e dal colloquio, che riguardava il bilancio settennale, si è scoperto quello che si sapeva: il “Recovery Fund” è una grossa presa in giro, perchè alla fine si tratta di una riedizione del “Piano Juncker”. La Commissione si fa dare delle garanzie, pari allo 0,8% del PIL (attualmente è lo 0,1% in garanzie) per raccogliere, a prestito, 300 miliardi. Questi 300 miliardi, divisi per i 27 sono quattro soldi, dovrebbero poi far partire dei ticket, cioè dei progetti di cofinanziamento di progetti, con la partecipazione di privati, per realizzare una quantità di opere molto più grande.

Questo NON ha funzionato con il piano Juncker, in altri momenti, come può un privato sentirsi tranquillo nell’investire oggi ? Una parte potrà anche essere data a fondo perduto, ma con lo strumento del BIC, che era già stato pensato al 2018, ed era una sorta di mezzo MES e che va a supporto delle “Riforme Strutturali” ,in un pacchetto che deve lavorare per la “Convergenza e competitività” nell’area euro. Uno strumento minimale, residuo, che viene guidato, sempre con la finalità delle “Riforme chiave” dall’Eurogruppo. La cifra è ridicola : 150 miliardi divisi in 7 anni (quindi 20 miliardi all’anno da dividersi per i 19 paesi..) e per fare “Riforme Strutturali del Lavoro” (leggi Jobs Act), oppure privatizzazioni etc. Quindi i contribuenti italiani garantiscono da un lato prestiti a se stessi, dall’altro vengono dati SOLO per fare le solite riforme strutturali. 

Si passa poi a parlare della ormai famosa sentenza odierna della BCE, che afferma che il QE non è monetizzazione del debito, ma , se non viene adeguatamente giustificato, rischia di essere bocciato perchè “Non proporzionato” rispetto alla politica monetaria della BCE. La BCE quindi deve dimostrare di non fare “Politica Fiscale”. Importante però è il fatto che la LEGGE  COSTITUZIONALE STA AL DI SOPRA DELLA LEGGE EUROPEA, per i tedeschi, e che dovremmo applicare anche noi. Quindi la BCE non è “Indipendente” se risponde alla Corte Costituzionale tedesca. Alla fine tutto questo non è che una condizionalità che la Germania vuole imporre agli altri stati.

Ringraziamo Inriverente per l’appoggio tecnico.


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