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WindRunner: L’aereo cargo più grande del mondo che potrebbe salvare la logistica militare USA

Un aereo cargo lungo 108 metri, nato per trasportare gigantesche pale eoliche, potrebbe diventare la soluzione per il futuro trasporto strategico dell’esercito USA, colmando un vuoto critico lasciato dai leggendari giganti dei cieli come il C-5 Galaxy.

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In un’epoca in cui la capacità di trasporto aereo strategico è messa in discussione, una compagnia del Colorado, Radia, ha presentato un progetto che ha del colossale: il WindRunner. Sebbene sia ancora in una fase, per così dire, “aspirazionale”, questo gigante dei cieli arriva in un momento cruciale, con le forze armate statunitensi che cercano un erede per le loro flotte di anziani C-5M Galaxy e C-17A Globemaster III.

La capacità di spostare carichi eccezionalmente grandi su lunghe distanze ha una sorta di data di scadenza a livello globale, e il WindRunner, pur essendo una scommessa audace, merita sicuramente un’analisi approfondita. Come riporta TWZ, questa serttimana è stata presentata una sua teorica versione militare, con l’intenzione di interessare l’Aviazione militare USA.

Il Windrunner comparato con gli altri aerei da trasport della USAF, il C-5, il C.17 e il C-130

Nato per le pale eoliche, desiderato dal Pentagono

Il WindRunner, un quadrimotore di dimensioni sbalorditive, è stato originariamente concepito per una missione squisitamente civile: trasportare pale eoliche lunghe quasi 100 metri direttamente nei siti di installazione. Tuttavia, come spesso accade, le sue capacità uniche hanno attirato l’attenzione di un cliente ben più esigente: il settore della difesa.

Radia sostiene che, una volta costruito, il suo velivolo sarebbe ideale per spostare materiale bellico di grandi dimensioni come carri armati, elicotteri, i futuri Collaborative Combat Aircraft (CCA), e persino booster per razzi spaziali, in località remote e con piste semi-preparate. “Man mano che l’interesse cresceva, il volume senza precedenti del WindRunner ha attratto anche i settori della difesa, dell’aerospazio e del cargo commerciale”, ha dichiarato un portavoce dell’azienda.

Il Windurnner era stato studiato per trasportare le pale delle turbine eoliche

Non solo peso, ma soprattutto volume

Il punto di forza del WindRunner non è tanto il peso che può sollevare, quanto lo spazio che mette a disposizione. Gli attuali aerei da trasporto militari, infatti, spesso “esauriscono lo spazio prima della capacità di sollevamento”, come sottolinea Radia. In altre parole, il volume è il vero fattore limitante. Molti sistemi d’arma moderni devono essere smontati per poter essere caricati su un C-5 o un C-17, con un conseguente dispendio di tempo e risorse.

Il WindRunner promette di risolvere questo problema con una stiva da circa metri cubi. Per dare un’idea:

  • È 7 volte il volume di un C-5 Galaxy.
  • È 12 volte il volume di un C-17 Globemaster.

Questa capacità si traduce nella possibilità, ad esempio, di trasportare sei elicotteri Chinook CH-47 pronti al volo contemporaneamente.

Ecco un rapido confronto dimensionale:

AereoLunghezzaApertura AlareCarico Utile (peso)Carico Utile (volume)
WindRunner m m tonnellate
C-5M Galaxy m m tonnellate
C-17A Globemaster III m m tonnellate
An-124 Condor m m tonnellate

Un’altra caratteristica notevole è la sua capacità di operare da piste relativamente corte, di soli metri, un requisito fondamentale per operazioni in luoghi austeri.

Le sfide: autonomia e realizzabilità

Naturalmente, non è tutto oro quello che luccica. La principale debolezza del WindRunner è la sua autonomia a pieno carico, stimata in appena miglia (circa km), nettamente inferiore a quella del C-17 ( km) e soprattutto del C-5 (oltre km). Tuttavia, Radia ha già previsto una soluzione per un’eventuale versione militare: l’integrazione della capacità di rifornimento in volo, una pratica già standard per la flotta da trasporto USA. Potrebbe essere un compromesso accettabile in cambio di un volume di carico senza precedenti.

La sfida più grande, ovviamente, resta quella di trasformare i rendering in un aereo reale. Radia ha raccolto oltre milioni di dollari e punta a un primo volo entro il 2030, ma per completare lo sviluppo e avviare la produzione serviranno “miliardi”.

Un vuoto strategico da colmare

Il progetto WindRunner si inserisce in un contesto strategico critico. L’US Air Force sta valutando il suo programma Next Generation Airlift (NGAL) per sostituire sia i C-17 che i C-5 con un’unica piattaforma. Questa scelta comporterà quasi certamente un compromesso, con la probabile perdita della capacità di trasporto “extra-large” garantita oggi solo dal C-5.

Inoltre, a livello globale, le opzioni si stanno riducendo. Gli Antonov An-124 di progettazione sovietica non dureranno per sempre e l’unico An-225 Mriya, l’aereo cargo più grande del mondo, è stato distrutto durante l’invasione russa dell’Ucraina.

Antonov An 225 Mriya,

Il Windrunner potrebbe portare 7 Boeing Chinook

Si sta quindi creando un vuoto di capacità che il WindRunner potrebbe colmare. Anche se non dovesse mai indossare le insegne dell’USAF, potrebbe offrire una capacità di trasporto a noleggio fondamentale per missioni specifiche, civili e militari. In un futuro non troppo lontano, per spostare i carichi più ingombranti, potrebbe essere necessario un mix di asset militari e commerciali. E il leviatano di Radia potrebbe essere proprio l’asset giusto al momento giusto.

Domande e Risposte per il Lettore

1. Perché un’azienda dovrebbe costruire un aereo così enorme solo per trasportare pale eoliche?

La logistica è uno dei maggiori ostacoli all’espansione dell’energia eolica terrestre. Le pale più grandi ed efficienti sono troppo lunghe per essere trasportate via terra su strade e autostrade. Il WindRunner risolverebbe questo problema, permettendo di installare turbine più potenti in luoghi prima inaccessibili. Questo creerebbe un mercato specifico e molto redditizio. L’interesse del settore della difesa è una conseguenza successiva, nata dall’unicità del volume di carico che un simile progetto offrirebbe, trasformando una soluzione di nicchia in una piattaforma potenzialmente strategica per molteplici settori.

2. Il WindRunner potrebbe realmente sostituire il C-5 Galaxy per le forze armate statunitensi?

È improbabile che possa essere un sostituto diretto e totale. Il C-5 Galaxy è una piattaforma militare integrata, blindata e con decenni di dottrina operativa alle spalle. Il WindRunner, nascendo come progetto civile, avrebbe bisogno di significative modifiche. È più realistico vederlo come un complemento strategico. Se il futuro aereo da trasporto USAF (NGAL) non avrà la capacità di carico voluminoso del C-5, il Pentagono potrebbe noleggiare i WindRunner da Radia per missioni specifiche che richiedono il trasporto di carichi fuori misura, riempiendo così una nicchia critica a un costo potenzialmente inferiore rispetto allo sviluppo di un aereo militare dedicato.

3. Quali sono i maggiori ostacoli che Radia deve affrontare per far decollare questo progetto?

Gli ostacoli sono principalmente tre:

  • Finanziari: Raccogliere i “miliardi” di dollari necessari per passare dai test in galleria del vento alla certificazione e alla produzione di un aereo di queste dimensioni è una sfida immensa.
  • Tecnici e di Certificazione: Ottenere la certificazione di volo dalla FAA (Federal Aviation Administration) per un velivolo di design e dimensioni così uniche sarà un processo lungo e complesso, anche se utilizza componenti già collaudati.
  • Mercato: Sebbene esistano delle “Lettere di Intenti”, Radia deve assicurarsi contratti solidi e a lungo termine, sia nel settore eolico che in quello della difesa, per giustificare l’enorme investimento iniziale e rendere la produzione sostenibile.
E tu cosa ne pensi?

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