Attualità
Weimar e la Grecia, il seguito – Paul Krugman
Provate a parlare di macroeconomia e state sicuri che incontrerete delle accuse secondo le quali le vostre politiche ci trasformerebbero nella Germania di Weimar; quelle carriole piene di soldi rimangono uno spauracchio per molti, nonostante anni in cui è stato sbagliato tutto. Come alcuni di noi hanno notato, tuttavia, c’è una particolare selettività nell’uso di Weimar come ammonimento: è sempre sull’iperinflazione del 1923, mai sugli effetti deflazionistici del gold-standard e dell’austerità tra il 1930-1932, che sono, sapete, quelle cose che hanno portato al potere chi sapete voi.
Ma non è l’unico pezzo della storia di Weimar, che è scomparso; c’era anche la questione delle riparazioni, che come ho notato ieri ha una notevole incidenza sulla questione di quanto grande un avanzo primario da parte della Grecia dovrebbe essere.
Pensare a questo mi ha portato ad una domanda interessante. Conosciamo quella parte della ragione relativa alle grandi riparazioni del dopoguerra e che era una domanda talmente irragionevole e irresponsabile da essere così terribile, rimpicciolendo lo stato dell’economia tedesca dopo la prima guerra mondiale. Così, come si può confrontare con la Grecia? La risposta mi ha sorpreso:
PIL reale pro capite
Fonte: New York Times
Traduzione a cura di Luca Pezzotta di Economia Per I Cittadini