Attualità
VIDEO: COME LA CINA SI PREPARA A SCHIACCIARE LE DIMOSTRAZIONI AD HONG KONG
Un altro giorno di proteste è avvenuto ad Hong Kong, e la pazienza di Pechino sta giungendo al limite. Gli scontri fra polizia e dimostranti pro democrazia sono diventati particolarmente duri, con lanci di molotov e lacrimogeni indiscriminati da parte della polizia, con scontri fisici anche molto forti.
Ecco alcuni estratti ottenuti tramite twitter:
First round of tear gas fired onto Shan Tung Street. A team of #protesters rushed into work and one tossed the tear gas canister back towards the police. pic.twitter.com/MdWDSXvrE0
— Rachel Cheung (@rachel_cheung1) August 3, 2019
In alcune zone la popolazione è scesa in appoggio ai manifestanti
Incredible scenes as Wong Tai Sin residents confront the large numbers of riot police who descended on this residential neighbourhood to arrest protesters from Mong Kok pic.twitter.com/IjyYiYMLQN
— Yuen Chan (@xinwenxiaojie) August 3, 2019
Come i manifestanti rendono innocue le videocamere.
Protesters cheer as they point strong laser lights to Tsim Sha Tsui police station. They call this “the symphony of lights”, a regular night show of lights beaming from the top of buildings along Victoria Harbour pic.twitter.com/xIFFGPITHy
— Victor Ting (@VictorTing7) August 3, 2019
Qui vedete invece le dimensioni delle manifestazioni, quanto di HK sia stato bloccato
This, btw, is the map of Kowloon today. And I’m on a taxi leaving from Hung Hom and I hardly see any fences along the way…only empty poles. pic.twitter.com/vFtD3wfgFz
— Rachel Cheung (@rachel_cheung1) August 3, 2019
Il vero dramma è che il popolo di Hong Kong è solo, tremendamente, terribilmente solo. Se Taiwan. la “Provincia Ribelle”, è protetto dal mare e da strette relazioni, teoricamente ufficiose, con Giappone e Stati Uniti, oltre che da un esercito nazionale all’avanguardia, Hong Kong è protetta solo da una sorta di accordo bilaterale fra Regno Unito e Cina, stretto alla restituzione del terrorio, che ha garantito due sistemi economici e 50 anni di governo semi-democratico, ma nulla più. L’unica entità esterna che potrebbe reclamare direttamente sul piano diplomatico ed avrebbe qualche forma di legittimazione ad intervenire nel caso di violazione dei patti è Londra, ma questo è estremamente improbabile, al di là di proteste formali. Inoltre la Cina sta cancellando il confine, poco alla volta:
LA Cina non può permettere che il governo filocinese di Carrie Lam venga rovesciato o perfino contestato pubblicamente per un lungo periodo, va contro la propria natura di Paese da partito unico. Il rischio contagio, soprattutto in un momento in cui l’economia non è più quella di qualche anno fa, è troppo elevato per permettere che l’esperimento di una nazione – due sistemi continui. Per capirlo basta leggere i giornali cinesi in inglese, come il South China Morning Post, che mostrano la visione cinese di quanto sta accadendo, con vicini che chiedono l’aiuto della polizia perchè disturbati dalla rivoluzione, e sarà proprio la scusa di proteggere i cittadini ecomuni dai rivoltosi quella che autorizzerà l’intervento della Cina
Pochi giorni fa il governo cinese ha pubblicato questo video in cui la guarnigione dell’Esercito Popolare Cinese a Hong Kong si prepara a schiacciare eventuali rivolte, e vi assicuro che non è per nulla leggero.
Ci sono tanto di cecchini che starano a distanza sulle auto, e sistemi di ordine pubblico da far invidia a Macron a Parigi. Purtroppo il rischio è che tutto finisca proprio in questo modo.
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