Attualità
Vi spiego perché anche Draghi salverà Alitalia con soldi pubblici
Draghi salverà Alitalia con soldi pubblici? È questa la domanda che ci si pone di fronte all’ennesimo piano di salvataggio all’orizzonte per la compagnia aerea di Stato.
In molti si attendono un segno di discontinuità da parte di Draghi. Esausti per l’emorragia di miliardi che Aitalia provoca alle casse dello Stato.
Ma se un ridimensionamento dell’organico è plausibile, non lo è affatto la sua privatizzazione.
Chi si aspetta questo cade in errore e vi spieghiamo perché.
Alitalia può essere completamente privatizzata?
Alcuni giorni orsono ho avuto un frizzante scambio su questo tema con un caro amico il quale siede tra i fautori della privatizzazione di Alitalia.
Mi servirò di questo confronto avuto su un social network per trarre delle indicazioni che probabilmente vedremo attuate nel piano di Draghi.
Il nuovo presidente del consiglio dei Ministri si trova tra l’incudine europea che gli chiede una svolta epocale sul tema e il martello degli impegni governativi che gli impongono di salvare posti di lavoro.
Non solo a causa degli effetti della peste cinese, il buon Mario ha tutto l’interesse di portare più in là possibile il caso Alitalia.
Forse potrà apportare qualche ritocco o una rimodulazione del modello finanziario o societario attuale, ma non è escluso che il monolite ne uscirà ancora una volta indenne.
Questo perché, molto semplicemente, Alitalia non può essere completamente privatizzata.
Per capirlo è sufficiente comprendere quali sono i due fattori che influiranno sulla scrittura dell’ennesima pagina di questa storia infinita.
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