Attualità
Venezuela pronto al cambio di governo? Alcuni Militari e funzionari cambiano posizione
Mentre si oppongono manifestazioni di piazza delle due parti, quella di Nicolas Maduro e quella di Juan Guaido, sembra che vi siano le prime rotture nella posizione dell’esercito che, sino ad ora, appariva granitica. Infatti, salvo il colonnello addetto militare a Washington ed un paio di militari, sembrava che non vi fossero defezioni. Oggi invece si è saputo che un generale dell’Aviazione Francisco Yanez, capo della pianificazione strategia dell’aviazione venezuelana, che con un messaggio su Twitter, qui riportato su Youtube, ha dichiarato la sua fedeltà a Guaido
https://www.youtube.com/watch?time_continue=9&v=MnMN_1TpS4U
Il generale dice due cose tutte da verificare:
- le forze armate al 90% non appoggiano Maduro, ma, in generale, il popolo venezuelano (il che non vuol dire Guaido);
- che il presidente ha due aerei pronti per andarsene altrove.
Il generale termina con un invito all’esercito a non partecipare alle repressioni, ma a restarsene a casa. Pare che oggi la manifestazione di Guaido sia avvenuta senza fenomeni violenti. Lo stesso è accaduto anche alla manifestazione dei socialisti.
Guaido ha parlato di una “Coalizione umanitaria” pronta ad inviare aiuti “Nei prossimi giorni” ed ha chiesto all’esercito di allinearsi con lui e di far passare gli aiuti, segno che ancora non ne ha il controllo, per lo meno completo. Nello stesso tempo la posizione di Maduro è ovviamente molto debole e, senza un intervento diretto dei suoi “Alleati”, cioè Russia e Cina, anche economicamente non andrà avanti molto. Parliamo in modo chiaro: gli USA non si fanno problemi di intervenire, anche in modo materiale, a favore di Guaido, mentre gli alleati di Maduro sono molto più “Avari” in questa fase. Per un paese che è alla fame il ricevere qualche nave di rifornimenti farebbe la differenza, ma, come al termine della seconda guerra mondiale, la Russia si rivela, in queste situazioni, molto meno generosa, o politicamente astuta.
Guaido ha chiesto, nell’ottica del suo “Golpe dolce” ai dipendenti statali di lasciare il governo di Maduro e di non obbedirlo, e pare che l’appello, come riportato da Zerohedge, abbia avuto un certo seguito anche nella Banca Centrale, con alcuni funzionari che hanno rifiutato di compiere delle transazioni venendo quindi “Invitati” ad andare in pensione anticipatamente. Maggiore saranno le probabilità di passaggio dei poteri, maggiore sarà il numero di funzionari che deciderà di fare il “Salto della Quaglia”.
La situazione è in continua evoluzione e, magari, quando leggerete queste parole, l’ambiente sarà completamente cambiato. Comunque ogni ora che passa si rafforza Guaido e si indebolisce Maduro. Le elezioni politiche non sono più sufficienti. A questo punto o Maduro agirà direttamente, ed in modo forte, arrestando Guaido, o perderà soldati e funzionari ogni giorno, oltre a lasciare il tempo a suoi avversari di organizzarsi militarmente ed agli USA di applicare le sanzioni contro di lui. Il potere gli sfugge ogni giorno di più.
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