Attualità
Vendite al dettaglio stagnanti negli USA. Altro cattivo segnale economico
Altri forti segnali di rallentamento economico ci giungono dagli USA. Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti si sono inaspettatamente fermate nel luglio del 2022, deludendo i mercati che si aspettavano un aumento dello 0,1%, mentre l’inflazione si è leggermente attenuata ma è rimasta elevata a luglio. Le vendite presso i rivenditori non commerciali sono aumentate del 2,7%, in gran parte grazie all’evento Prime Day di Amazon del 12 e 13 luglio. Sono stati registrati aumenti anche per i rivenditori di materiali da costruzione, articoli da giardino e forniture (1,5%), per i rivenditori di negozi vari (1,5%), per i negozi di elettronica ed elettrodomestici (0,4%), per i negozi di articoli sanitari e per la cura della persona (0,4%) e per i negozi di alimentari (0,2%), dato che i prezzi degli alimenti sono aumentati dell’1,1%. D’altro canto, le vendite presso i distributori di benzina sono crollate dell’1,8%, mentre l’indice dei prezzi della benzina è sceso del 7,7%. Sono stati registrati cali anche per i rivenditori di autoveicoli e ricambi (-1,6%), per i negozi di abbigliamento e accessori (-0,6%) e per i grandi magazzini (-0,5%). Escludendo i distributori di benzina, le vendite sono aumentate dello 0,2% (contro lo 0,6% di giugno). Escludendo automobili, benzina, materiali da costruzione e servizi di ristorazione, le cosiddette vendite al dettaglio core sono aumentate dello 0,8% (contro lo 0,7%).
Ecco un grafico esplicativo
Solo ieri abbiamo parlato della crisi del mercato immobiliare, fra calo dei nuovi cantieri e dei prezzi richiesti dagli sviluppatori. Oggi abbiamo questo dato relativo alle vendite. L’azione di raffreddamento dell’economia statunitense è in corso, e prosegue a tutta velocità.
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