Analisi e studi
USA: inflazione in crescita come previsto, ma l’inflazione Core rallenta
L’inflazione cresce negli USA al 2,9%, ma quella Core, al netto di energia e alimenti freschi, cala leggermente, aprendo un poco di speranza per un taglio dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve
Notizie in agrodolce dagli USA. Il tasso d’inflazione annuale negli Stati Uniti è salito per il 3° mese consecutivo al 2,9% nel dicembre 2024 dal 2,7% di novembre, in linea con le aspettative del mercato.
Questo rialzo di fine anno è in parte determinato dai bassi effetti base dello scorso anno, in particolare per l’energia, cioè dall’esaurirsi dei ribassi nei prezzi energetici.
I costi energetici sono diminuiti molto meno (-0,5% rispetto al -3,2% di novembre), soprattutto a causa della benzina (-3,4% rispetto al -8,1%), dell’olio combustibile (-13,1% rispetto al -19,5%) e del gas naturale (4,9% rispetto all’1,8%).
Inoltre, l’inflazione ha accelerato per gli alimentari (2,5% vs 2,4%) e i trasporti (7,3% vs 7,1%) e i prezzi sono scesi meno per i veicoli nuovi (-0,4% vs -0,7%). D’altra parte, l’inflazione è rallentata per gli alloggi (4,6%, il minimo da gennaio 2022, vs 4,7%) e i prezzi hanno continuato a diminuire per le auto e i camion usati (-3,3% vs -3,4%).
Ecco il grafico dell’inflazione USA:
Su base mensile, l’IPC, l’indice dei prezzi al consumo, che si occupa solo di ques’ultimo, è aumentato dello 0,4%, il massimo da marzo, superando le previsioni dello 0,3%.
L’indice dell’energia è aumentato del 2,6%, rappresentando oltre il 40% dell’aumento mensile, soprattutto a causa della benzina (4,4%). Inoltre, i prezzi dei generi alimentari sono aumentati dello 0,3% e anche i beni di prima necessità sono cresciuti dello 0,3%.
Però ci sono state anche delle notizie non cattive: l’Inflazione Core, cioè al netto dei costi energetici e degli alimenti, è rallentata, a indicare che la dinamica interna dei prezzi sta rallentando, anche se molto lentamente, e qui avete il relaitvo grafico.
Il fatto che l’inflazione abbia seguito le previsioni e che la Core sia leggermente calata fa sperare che la Federal Reserve sia un po’ più invogliata a tagliare i tassi, un fatto che ha fatto risvegliare la Borsa, con lo S&P 500 che ha guadagnato l’1,8%, proprio su queste aspettative.
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