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USA: il ritorno del nucleare finanziato dallo Stato, per alimentare l’IA
L’amministrazione USA punta forte sul nucleare per alimentare la fame di energia dell’IA. Il Segretario all’Energia Wright annuncia che l’LPO (l’ufficio prestiti statale) userà fondi pubblici a basso costo come leva per sbloccare i cantieri privati dei nuovi reattori

L’amministrazione americana, nella sua seconda iterazione trumpiana, sembra aver trovato la soluzione per la fame di energia del futuro: un ritorno deciso all’atomo, finanziato con un massiccio intervento pubblico.
Lunedì, il Segretario all’Energia Chris Wright ha messo le cose in chiaro: il Loan Programs Office (LPO), il braccio finanziario del Dipartimento dell’Energia, concentrerà gran parte della sua potenza di fuoco sul nucleare.
“Di gran lunga, l’uso principale di quei dollari sarà destinato alle centrali nucleari, per costruire i primi impianti”, ha dichiarato Wright, parlando (non a caso) a una conferenza dell’American Nuclear Society.
Un intervento “Keynesiano” per l’atomo
Si tratta di un cambio di passo notevole. Durante la prima amministrazione Trump, l’LPO—che esiste per finanziare progetti energetici e manifatturieri strategici negli Stati Uniti—si era limitato a intervenire sui reattori della (molto discussa e costosa) centrale di Vogtle, in Georgia.
Ora, la spinta è diversa e ha un motore ben preciso: l’intelligenza artificiale.
Wright ha sottolineato che la domanda di elettricità proveniente da IA e data center—i nuovi “energivori” globali—sta attirando miliardi di dollari di capitale privato (equity) da “fornitori molto affidabili”.
Ma il capitale privato, da solo, non basta per il nucleare. Ed è qui che interviene lo Stato, con un meccanismo quasi da manuale:
- Il Privato: Mette il capitale di rischio (equity).
- Il Pubblico (LPO): Garantisce il debito a basso costo, con un rapporto di leva che Wright stima in “3 a 1, forse anche 4 a 1”.
In sintesi, per ogni dollaro privato investito, lo Stato ne aggiunge tre o quattro sotto forma di prestiti agevolati. Un intervento pubblico massiccio per “sbloccare” un settore privato altrimenti restio, a causa degli enormi costi iniziali e dei tempi biblici di costruzione dei reattori.
L’obiettivo: “sganciare l’industria”
Questa spinta finanziaria si abbina perfettamente all’agenda di Trump, che già all’inizio dell’anno aveva firmato quattro ordini esecutivi per accelerare la diffusione delle tecnologie nucleari.
L’obiettivo, come dichiarato a luglio da un funzionario dell’amministrazione (rimasto anonimo), è “sganciare questa industria dalle regolamentazioni soffocanti che l’hanno frenata per troppo tempo”. C’è la convinzione che, tolta la burocrazia, il settore sia “pronto a crescere, correre e innovare”.
Nel suo secondo mandato, Trump ha posto la “dominanza” sull’energia e sull’intelligenza artificiale al centro della sua agenda economica e di sicurezza nazionale. Il ritorno dell’atomo, finanziato con la leva pubblica, sembra essere la chiave di volta di questa strategia.
Domande e risposte
Cosa è questo “LPO” e perché interviene lo Stato? L’LPO (Loan Programs Office) è un ufficio del Dipartimento dell’Energia USA che fornisce prestiti e garanzie finanziarie a progetti energetici innovativi o strategici. L’intervento statale è necessario perché le centrali nucleari hanno costi di costruzione immensi e tempi di ritorno molto lunghi. I capitali privati, da soli, sono restii ad assumersi un rischio così elevato. L’LPO usa fondi pubblici per ridurre il rischio (offrendo debito a basso costo) e agire da “leva”, sbloccando così i grandi investimenti privati necessari.
Perché l’Intelligenza Artificiale consuma così tanta energia? I modelli di Intelligenza Artificiale, specialmente quelli più avanzati, richiedono un’enorme potenza di calcolo per essere “addestrati” e per funzionare. Questa potenza è fornita da migliaia di processori (GPU) ospitati in enormi data center. Questi centri non solo consumano elettricità per far funzionare i chip, ma ne usano altrettanta per i sistemi di raffreddamento, necessari per evitare il surriscaldamento. La crescita esponenziale dell’IA sta creando una “fame” di energia che le reti attuali faticano a soddisfare.
L’amministrazione Trump è l’unica a puntare sul nucleare negli USA? No, il sostegno al nucleare negli Stati Uniti è diventato largamente bipartisan, poiché è visto come una fonte di energia stabile (disponibile 24/7) e a zero emissioni di carbonio, cruciale per la transizione energetica. Anche l’amministrazione Biden ha utilizzato l’LPO per sostenere il settore, in particolare per il mantenimento delle centrali esistenti e per i nuovi piccoli reattori modulari (SMR). La differenza nell’approccio di Trump, come emerge dal testo, sta nell’enfasi sulla deregolamentazione aggressiva e sul legame strategico diretto con la “dominanza” nel campo dell’IA.








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