USA: fallisce una delle maggiori società di trasporti USA. 30 mila dipendenti a rischio

La società di gestione dei trasporti Yellow Corp. ha cessato tutte le operazioni alle 12:00. domenica, secondo un avviso sui cancelli dei suoi terminal. La dichiarazione di fallimento di Yellow viene annunciata oggi come riferisce Freightwaves.

Separati documenti interni riportavano le modalità di chiusura delle strutture nonché le modalità per informare i dipendenti che non avrebbero dovuto presentarsi al lavoro da oggi. I documenti indicavano che la società prevede di rilasciare una dichiarazione pubblica lunedì aggiornando “lo stato della società e l’operazione”.

Venerdì, Yellow ha licenziato la maggior parte dei suoi dipendenti non sindacalizzati in aree come il servizio clienti, la tecnologia dell’informazione e le vendite. La società ha smesso di effettuare ritiri all’inizio della settimana e ha consegnato il carico rimanente nella sua rete prima di quella che sembra essere una chiusura permanente.

Dopo mesi di trattative con la sua forza lavoro di trasportatori, il vettore non è stato in grado di raggiungere i termini sulle modifiche operative proposte che ha affermato essere necessarie per la sua sopravvivenza.

Il mese scorso la società aveva già fatto intendere che avrebbe esaurito la propria liquidità a metà luglio.

La International Brotherhood of Teamsters ha dichiarato domenica in tarda serata di essere stata informata che il vettore Yellow Corp. ha cessato le operazioni e presenterà istanza di fallimento.

“Le notizie di oggi sono spiacevoli ma non sorprendenti“, ha dichiarato Sean O’Brien, presidente generale di Teamsters.

“Yellow ha storicamente dimostrato di non potersi gestire da sola nonostante miliardi di dollari in concessioni ai lavoratori e centinaia di milioni di finanziamenti di salvataggio da parte del governo federale. Questo è un giorno triste per i lavoratori e per l’industria del trasporto merci americana”.

La società ha sempre sostenuto che il rifiuto dei trasportatori di approvare il cambio di attività avrebbe portato alla sua chiusura.

A questo punto sono 30 mila i lavoratori che hanno perso la propria occupazione, di cui 22 autisti. Un disastro occupazionale enorme che, fra l’altro, pone un punto interrogativo sulla gestione della logistica in Nord America.