Attualità
USA e Commissione segnano la via della deindustrializzazione europea
Ogni tanto ci sono delle analisi senza fette di salame sugli occhi. Ad esempio un macroanalista, Philip Pinkilgton, ha condotto un’analisi piuttosto corretta della situazione energetica e industriale europea e della sua evoluzione nel mondo occidentale.
Vi invito a leggere tutto il thread:
1/ Now that the Nordstream pipelines are gone it's worth thinking about how a deindustrialisation of Europe via permantly high energy prices. 🧵
— Philip Pilkington (@philippilk) September 27, 2022
Ora che i gasdotti Nord Stream sono scomparsi, vale la pena pensare a come una deindustrializzazione dell’Europa attraverso prezzi dell’energia costantemente elevati
2/ European manufacturing will no longer be economically viable. Energy inputs – one of the key inputs in manufacturing – will be too expensive to viably produce products. They will simply be cheaper to buy elsewhere.
— Philip Pilkington (@philippilk) September 27, 2022
La produzione europea non sarà più economicamente sostenibile. Gli input energetici, uno degli input chiave nella produzione, saranno troppo costosi per produrre prodotti in modo redditizio. Saranno semplicemente più economici da acquistare altrove.
La base è ovvia: senza NS1 e 2 , neanche in prospettiva, l’Europa deve prepararsi a un futuro di energia permanentemente alta nei costi. Le altre fonti o sono limitate o costose e la UE NON incentiva, anzi impedisce, lo sfruttamento delle fonti di gas interne. Con i prezzi energetici alti la manifattura non è competitiva e chiude.
3/ There is a good chance some of this manufacturing will move to America – but only in the very short-term. Why? Because investment in manufacturing creates demand for manufactured products. Manufacturing creates jobs in Europe, the workers buy the products.
— Philip Pilkington (@philippilk) September 27, 2022
È molto probabile che una parte di questa produzione si sposti in America, ma solo a breve termine. Perché? Perché gli investimenti nel settore manifatturiero creano domanda di prodotti finiti. La produzione crea posti di lavoro in Europa, i lavoratori comprano i prodotti.
4/ With no manufacturing jobs, Europeans will have far less purchasing power. If some of the manufacturing moves to America, it will be short-lived. America will realise that much of its export market has collapsed. Note that the EU makes up around 10% of US exports.
— Philip Pilkington (@philippilk) September 27, 2022
Senza posti di lavoro nel settore manifatturiero, gli europei avranno un potere d’acquisto di gran lunga inferiore. Se una parte del settore manifatturiero si trasferisce in America, sarà di breve durata. L’America si renderà conto che gran parte del suo mercato di esportazione è crollato. Si noti che l’UE rappresenta circa il 10% delle esportazioni statunitensi.
5/ Then there are the imports to the US. US continue to buy some but they will be massively more expensive due to higher input costs. The US will try to poach some of this manufacturing and onshore it, but there are numerous constraints here; skilled work, infrastructure etc.
— Philip Pilkington (@philippilk) September 27, 2022
Poi ci sono le importazioni negli Stati Uniti. Gli Stati Uniti continueranno ad acquistarne alcune, ma saranno molto più costose a causa dell’aumento dei costi di produzione. Gli Stati Uniti cercheranno di rubare parte di questa produzione e di trasferirla all’estero, ma qui ci sono numerosi vincoli: lavoro qualificato, infrastrutture, ecc.
6/ Crushing European manufacturing simply creates a black hole in Europe. This black hole sucks in everything around it as economic activity around its borders dries up. Europe will also have to respond by shutting out exports to try to revive its uncompetitive industry.
— Philip Pilkington (@philippilk) September 27, 2022
Schiacciare l’industria manifatturiera europea crea semplicemente un buco nero in Europa. Questo buco nero risucchia tutto ciò che lo circonda, poiché l’attività economica intorno ai suoi confini si prosciuga. L’Europa dovrà anche rispondere chiudendo le esportazioni per cercare di rilanciare la sua industria non competitiva.
7/ Basically the only strategy for Europe will be to shut itself off and force its higher priced products on its residents. This will likely be accompanied by accelerated energy investment policies. This will result in yet more economic chaos for the West.
— Philip Pilkington (@philippilk) September 27, 2022
Fondamentalmente l’unica strategia per l’Europa sarà quella di chiudersi e imporre i suoi prodotti a prezzo più alto ai suoi residenti. Ciò sarà probabilmente accompagnato da politiche di investimento energetico accelerate. Ciò comporterà ancora più caos economico per l’Occidente.
lo stiamo già vedendo. con vari pretesti (pensiamo al CBAM, la tassa sul carbonio per le importazioni) stiamo ponendo delle barriere protezionistiche fortissime. Il tradimento di quello che era uno dei fondamenti economici della vecchia CEE.
8/ All of this is basically a repeat of what happened in the 1920s. It resulted in the Great Depression. But this time, only the West will sink into depression. The new BRICS+ bloc is building a seperate economic bloc and will continue to grow while the West wither on the vine.
— Philip Pilkington (@philippilk) September 27, 2022
Tutto questo è fondamentalmente una ripetizione di ciò che è successo negli anni ’20. Ha provocato la Grande Depressione. Ma questa volta, solo l’Occidente affonderà nella depressione. Il nuovo blocco BRICS+ sta costruendo un blocco economico separato e continuerà a crescere mentre l’Occidente appassisce sulla vite.
Quindi la crisi attuale energetica, che la Commissione è incapace, completamente, di affrontare, avrà come risultato una deindustrializzazione dell’Europa e una decadenza dell’Occidente, il tutto a vantaggio dei BRICS. La UE non potrà che applicare delle politiche fortemente protezionistiche, tradendo le proprie radici e basi economiche, e tutto per la totale inadeguatezza, o per un desiderato spirito di distruzione, dei propri vertici. Il tutto per insegnarci che la società dei servizi, green avanzata, non può esistere senza una base industriale forte. Stiamo andando verso l’Armagheddon guidati di ciechi, o da complici della distruzione.
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