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USA: cambio di rotta verso la cura del Covid

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Gli USA cambiano strategia contro il Covid. L’amministrazione Biden sta pianificando l’acquisto di 10 milioni di dosi della pillola curativa antivirale della  Pfizer, un investimento sostanzioso, pari a  cinque miliardi. I funzionari del governo USA ritengono che la sua applicazione massiccia permetterà di cambiare il numero di casi ospedalizzati e dei decessi.

Martedì scorso FDA e Pfizer hanno messo a punto gli ultimi dettagli sulla presentazione della domanda per l’autorizzazione d’emergenza del nuovo farmaco, il Paxlovid, che deve essere somministrato entro cinque giorni dall’infezione per essere efficace. Come abbiamo detto su S.E. questo è il secondo farmaco del genere dopo quello della Merck, sviluppato con la  Ridgeback Bitherapeutics. In teoria, secondo le informazioni fornite, il farmaco Pfizer ha però un’efficacia superiore.

I membri dell’amministrazione Biden pensano di poter, in questo modo, cambiare il corso dell’epidemia e riportare tutti a una situazione di normalità. Con una cura pronta e precoce, se efficace, il Covid-19 si ridurrà a una delle innumerevoli malattie stagionali. La scelta è quasi obbligata, a fronte di un 30% di americani che non vuole vaccinarsi e d’infezioni sempre più diffuse anche fra gli inoculati. L’amministrazione comunque desidera approvvigionarsi anche del medicamento Merck.

Un bel cambio di rotta che dovrebbe porre anche termine alla lotta giuridica sull’obbligo vaccinale. Tra l’altro la Pfizer ha deciso di concedere la licenza di produzione anche a chi fabbrica generici, facilitandone la diffusione.

Una piccola curiosità: negli USA molti discutono per il fatto che il Paxlovid sia un inibitore della proteasi, come lo è anche la famigerata Ivermectina.

Non è detto che due farmaci che agiscono sullo stesso meccanismo siano simili, ma, sinceramente, lasciamo la discussione agli esperti. Vedremo se questo cambio di rotta sarà la guida per il comportamento di altri governi.

 

 

 


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