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Difesa

USA spostano armi Anti-Drone dall’Ucraina al Medio Oriente: priorità al conflitto con l’Iran?

Gli Stati Uniti dirottano razzi APKWS II anti-drone dall’Ucraina al Medio Oriente, segnalando un cambio di priorità verso il confronto con l’Iran. Scopri le implicazioni politiche e strategiche di questa decisione.

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Gli Stati Uniti hanno deciso di ridirigere tecnologie anti-drone, originariamente destinate all’Ucraina, verso le proprie forze in Medio Oriente.

La conferma è arrivata dal Segretario alla Difesa Pete Hegseth durante un’audizione al Senato il 12 giugno 2025. Questa mossa riflette un cambiamento nelle priorità strategiche di Washington, che sembra considerare il Medio Oriente un quadrante più critico rispetto al conflitto ucraino, evidenziando una chiara decisione politica.

Al centro della questione ci sono i razzi a guida laser Advanced Precision Kill Weapon System II (APKWS II), un’arma economica e versatile che trasforma razzi non guidati da 70 mm in munizioni di precisione. In Ucraina, questi razzi sono stati fondamentali per contrastare i droni russi Shahed-136 e missili da crociera a bassa quota. recentemente è stata approvata la loro vendita all’Arabia Saudita.

Tuttavia, l’APKWS II si è dimostrato altrettanto efficace in Medio Oriente, dove caccia F-16 e F-15E dell’U.S. Air Force lo hanno impiegato con successo contro droni Houthi nello Yemen, adattandolo anche al ruolo aria-aria. La sua capacità di ingaggiare molteplici bersagli senza necessità di riarmo lo rende un’arma chiave in scenari di conflitto asimmetrico.

Durante l’audizione al Senato, Hegseth ha giustificato la decisione sottolineando la necessità di proteggere le truppe e le basi americane in un teatro “dinamico” come il Medio Oriente, dove le tensioni stanno crescendo. Quindi gli USA danno la precedenza alle proprie basi anche nell’ottica di un confronto con l’Iran.

Non ha specificato quali sistemi siano stati dirottati, ma i razzi APKWS II con speciali spolette di prossimità per il contrasto ai droni sembrano essere il focus principale. Secondo il Wall Street Journal, il Pentagono ha notificato al Congresso che questi sistemi, inizialmente acquistati per l’Ucraina, sono stati riassegnati all’U.S. Air Force. Un memo interno di Hegseth ha autorizzato il trasferimento, definendo la necessità delle forze USA una “questione urgente”.

APKWS II

La decisione arriva in un momento di crescenti timori per un possibile conflitto con l’Iran. Le negoziazioni sul nucleare iraniano sono vicine al collasso, con l’arricchimento di materiale nucleare da parte di Teheran come principale ostacolo. Nel frattempo, Israele si starebbe preparando per potenziali attacchi contro siti nucleari iraniani, un’azione che potrebbe scatenare ritorsioni dirette o tramite proxy. In questo contesto, i razzi APKWS II rappresentano un’arma cruciale per proteggere basi e forze USA da droni e missili da crociera subsonici iraniani o dei loro alleati.

Per comprendere la criticità della situazione, nei giorni scorsi l’ambasciata USA in Iraq ha ordinato l’evacuazione per il pericolo di attacchi terroristici , nel momento in cui vi è un confronto fra Washington e Teheran.

 

La mossa ha suscitato preoccupazioni a Kyiv. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato ad ABC News che gli Stati Uniti avrebbero dirottato “20.000 missili anti-Shahed” destinati all’Ucraina, un numero che, pur esagerato, si riferisce probabilmente ai razzi APKWS II. “Senza l’aiuto degli Stati Uniti, subirremo più perdite”, ha avvertito Zelensky, sottolineando la dipendenza dell’Ucraina da queste armi per contrastare i droni russi, che continuano a colpire infrastrutture critiche.

In Ucraina, i razzi APKWS II sono impiegati anche nel sistema VAMPIRE, montato su Humvee, che ha dimostrato grande efficacia contro i droni Shahed-136. Introdotto nel dicembre 2023, questo sistema consente di risparmiare missili terra-aria più costosi e scarsi. Tuttavia, non è chiaro se anche i sistemi VAMPIRE o altre tecnologie anti-drone siano stati dirottati verso il Medio Oriente.

 

La ridistribuzione delle risorse pone interrogativi sulla capacità degli Stati Uniti di rifornire le scorte proprie e degli alleati in modo adeguato. . Durante l’audizione, Hegseth ha ammesso che il sostegno all’Ucraina negli ultimi tre anni ha creato “sfide” per le riserve di munizioni, senza fornire dettagli sulle quantità disponibili o trasferite. L’U.S. Air Forces Central Command (AFCENT) ha rifiutato di rivelare quante munizioni APKWS II siano state usate contro gli Houthi, citando ragioni di sicurezza operativa.

Dal punto di vista economico e strategico, l’APKWS II è un’arma vantaggiosa: il costo di una singola unità si aggira tra i 15.000 e i 20.000 dollari per la sezione di guida, con motore e testata che aggiungono pochi migliaia di dollari. In confronto, un missile AIM-120 costa circa 1 milione di dollari e un AIM-9X circa 450.000 dollari. La capacità di produrre questi razzi in grandi quantità li rende ideali per conflitti prolungati, ma la loro ridistribuzione evidenzia le difficoltà del Pentagono nel bilanciare le esigenze di molteplici teatri operativi.

Questa decisione segna un punto di svolta nella politica estera americana. Mentre l’Ucraina rimane un alleato importante, il Medio Oriente sta riacquistando centralità per Washington, spinto dalle tensioni con l’Iran e dalla necessità di proteggere interessi e personale USA. La mossa riflette un approccio “America First”, come dichiarato da Hegseth, che potrebbe avere ripercussioni sul sostegno a Kyiv e sull’equilibrio geopolitico globale.


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