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USA a caccia della “Flotta Fantasma”: sequestrata la superpetroliera Skipper (e non sarà l’ultima)

Gli USA sequestrano la superpetroliera Skipper e puntano il mirino su altre 30 navi. Tra furti di greggio nigeriano e sanzioni al Venezuela, ecco come l’amministrazione Trump sta scuotendo il mercato petrolifero e la geopolitica globale.

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Gli Stati Uniti, sotto l’amministrazione Trump, hanno deciso di alzare il livello dello scontro nel controllo delle rotte energetiche globali. La Guardia Costiera USA, in collaborazione con la Marina, ha intercettato e sequestrato la superpetroliera Skipper, una VLCC (Very Large Crude Carrier) di proprietà nigeriana ma battente una falsa bandiera della Guyana. La nave è stata intercettata al largo del Venezuela. 

Non si tratta di un semplice atto di polizia marittima, ma di un segnale economico e geopolitico preciso: la tolleranza verso il petrolio “sporco”, soprattutto del Venezuela,  e sanzionato sta finendo.

Il caso della Skipper: tra Lagos e il “Greggio Fantasma”

La nave, un gigante del mare vecchio di 20 anni, è ufficialmente gestita dalla nigeriana Thomarose Global Ventures Ltd, pur nascondendosi dietro una società di comodo nelle Isole Marshall. Le accuse mosse dalle autorità americane sono pesantissime e dipingono un quadro di criminalità transnazionale complessa:

  • Furto di greggio: La nave è accusata di trasportare petrolio sottratto illegalmente.

  • Traffici illeciti: Sospetti di trasporto di stupefacenti.

  • Riciclaggio e Terrorismo: Legami con reti finanziarie vicine all’Iran e a gruppi islamisti radicali.

Tuttavia, l’aspetto che farà sorridere amaramente gli osservatori delle dinamiche economiche è il paradosso nigeriano. Il governo di Abuja ha speso la cifra monstre di 17.500 miliardi di Naira (nel 2024, 10 miliardi di Euro circa) per appaltare la sicurezza dei gasdotti a compagnie private, come la Tantita Security Services. Eppure, le perdite sistemiche continuano, il greggio sparisce e le navi ladre solcano l’oceano. Un classico esempio di spesa pubblica ingente a cui non corrisponde un controllo efficace dell’output.

Obiettivo Venezuela: la lista nera delle 30 navi

Il sequestro della Skipper, avvenuto al largo delle coste venezuelane, non è un caso isolato. Secondo quanto riportato da fonti vicine all’amministrazione USA e ripreso da Reuters, Washington ha messo nel mirino una “flotta fantasma” di circa 30 petroliere.

Queste navi, spesso battenti bandiere di comodo (Panama, Isole Cook, Isole Marshall), sono utilizzate per aggirare le sanzioni e trasportare il greggio del Venezuela verso i mercati internazionali, mantenendo in vita l’export della PDVSA (la compagnia petrolifera statale venezuelana). Il Tesoro USA ha già sanzionato membri della famiglia Maduro e sei compagnie di navigazione che utilizzavano pratiche ingannevoli, come lo spegnimento dei transponder AIS per mascherare le rotte.

La Superpetroliera Skipper

Le conseguenze sui mercati

La strategia della Casa Bianca è chiara: bloccare i proventi che finanziano il “narcoterrorismo” e i regimi canaglia. Ma quali sono le implicazioni per i mercati?

FattorePossibile Conseguenza
Offerta di GreggioLa rimozione di 30 petroliere potrebbe ridurre l’afflusso di petrolio venezuelano sul mercato.
Prezzi del PetrolioIl WTI e il Brent potrebbero registrare volatilità o rialzi nel breve termine se l’offerta si contrae bruscamente.
LogisticaLe navi sanzionate potrebbero rimanere bloccate nei porti per evitare il sequestro, creando colli di bottiglia.

Nonostante il rischio, i trader per ora sembrano scrollare le spalle, vendendo petrolio e puntando su un calo settimanale, forse scommettendo che il mercato troverà, come sempre, vie alternative. Ma con la Marina USA che pattuglia i Caraibi, questa volta l’alternativa potrebbe costare molto cara.


Domande e risposte

Perché gli USA hanno sequestrato proprio la nave Skipper?

La Skipper è stata sequestrata perché operava in violazione delle leggi internazionali e americane. Utilizzava una falsa bandiera della Guyana (come confermato dalle autorità locali) ed è accusata di trasportare greggio rubato, oltre a essere sospettata di traffico di droga e di far parte di una rete di riciclaggio legata all’Iran. L’operazione rientra in una strategia più ampia dell’amministrazione Trump per colpire i flussi finanziari illeciti.

Qual è il legame tra questo sequestro e l’economia della Nigeria?

Il sequestro evidenzia l’inefficienza della spesa pubblica nigeriana. Il governo ha pagato 17.500 miliardi di Naira a compagnie di sicurezza private per proteggere i gasdotti, eppure il furto di greggio su scala industriale continua, come dimostra il carico della Skipper. Questo solleva dubbi sulla trasparenza della compagnia petrolifera nazionale e sull’efficacia dei controlli, nonostante gli ingenti fondi pubblici erogati.

Che impatto avrà questa operazione sui prezzi del petrolio?

L’impatto immediato ha creato volatilità, con un temporaneo rialzo dei prezzi per il timore di interruzioni nei flussi dal Venezuela. Tuttavia, il mercato ha successivamente reagito al ribasso. Se gli USA dovessero sequestrare o bloccare tutte le 30 navi nel mirino, si potrebbe verificare una riduzione dell’offerta di greggio venezuelano, che potrebbe spingere i prezzi verso l’alto nel medio termine, dipendentemente dalla domanda globale.

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