Seguici su

Economia

Svolta nucleare in Alaska: l’Air Force sceglie un Micro-Reattore Oklo

L’US Air Force sceglie una soluzione rivoluzionaria per la sua base più isolata in Alaska: un micro-reattore nucleare Oklo, sicuro e trasportabile. Una mossa strategica per l’indipendenza energetica in condizioni estreme.

Pubblicato

il

L’US Air Force ha annunciato un’intenzione di contratto con Oklo per un microreattore nucleare a Eielson Air Force Base, Alaska, segnando un passo verso l’adozione di micro reattori modulari avanzati. Questi reattori, con potenza inferiore a 50 MW, sono prodotti in fabbrica e trasportabili, offrendo una soluzione economica, scalabile e sicura rispetto alle centrali tradizionali. Ma perché l’Air Force ha scelto Oklo, e come funzionano i suoi reattori a neutroni veloci con raffreddamento a metallo fuso?

La Eielson Air Force Base si trova praticamente al centro dell’Alaska, in una posizione molto isolata, non facile da raggiungere. Le forniture energetiche sono un problema in queste situazioni estreme, lontane da reti affidabili. per questo motivo la soluzione di un reattore nucleare modulare, affidabile, che non richiede rifornimenti di carburante difficli da trasportare, appare la soluzione più logica.

La scelta di Oklo deriva dalla sua tecnologia collaudata e dalla capacità di soddisfare le esigenze di basi remote come Eielson, dove si trasportano tonnellate di carbone. Oklo è stata selezionata per la sua esperienza con reattori a neutroni veloci, dimostrata da oltre 400 anni-reattore globali, e per la sua capacità di integrare soluzioni sicure e sostenibili.

Il modula di base energetico della Oklo è un reattore da 5 MW, che, essendo modulare, può essere incrementato per soddisfare i 35 MW di fabbisogno energetico della base con l’aggiunta di più unità. Inoltre, fornisce elettricità e calore, cruciale in un clima che raggiunge i -45 °C. La dimensione ridotta consente rapidità di costruzione e trasporto, ideale per località isolate.

Questi reattori a neutroni veloci usano neutroni ad alta energia, senza moderatori come l’acqua, permettendo di sfruttare combustibili avanzati come HALEU o pebble TRISO, ma anche di riciclare scorie nucleari. L’Experimental Breeder Reactor-II (EBR-II) ha dimostrato che i rifiuti possono diventare combustibile, riducendo l’impatto ambientale. Il raffreddamento a metallo fuso, come il sodio liquido, garantisce sicurezza intrinseca: in test come BOP-302R e SHRT-45R, EBR-II si è stabilizzato autonomamente in scenari estremi, evitando disastri come Fukushima.

La potenza di 5 MW, pur bassa, è tipica dei microreattori, progettati per efficienza e flessibilità. Oklo, con un permesso DOE del 2019 e combustibile già assegnato dall’Idaho National Laboratory, è pronta a implementare un reattore che operi fino a 15 anni senza rifornimento. Se finalizzato, il contratto coprirà 30 anni, includendo costruzione, gestione e smantellamento, con licenza NRC.

Questo ordine permetterà lo sviluppo di questi micro reattori che promettono di essere la soluzione per la fornitura energetica in situazioni isolate e disagiate, il tutto  senza dipendere dai collegamenti esterni per la fornitura di carbone o carburante.

 


Telegram
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.

⇒ Iscrivetevi subito


E tu cosa ne pensi?

You must be logged in to post a comment Login

Lascia un commento