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“Ungheria” e Casellati: iniziano gli sporchi giochi attorno alla Presidenza della Repubblica

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Due giornali, Repubblica e Il Fatto, espressioni del marchingegno burocratico e di potere che tritura la democrazia, hanno attaccato a testa bassa la presidente del Senato Alberti Casellati. Questa offensiva, basata non sull’accusa di abusi, ma all’utilizzo di un diritto legato alla sua carica, quello dell’aereo di stato, è saltata fuori a due anni e mezzo dalla sua elezione. Nessuno si chiede il perché di questa curiosa tempistica.

Passiamo a un altro episodio attuale: la loggia massonica Ungheria, rivelata dall’avvocato Paolo Amara, svelerebbe intrecci fra magistratura e altri gradi delle FFOO per controllare le indagini e le nomine del CSM. Un’accusa gravissima, rivelata dopo che i verbali sugli interrogatori di Amara, sono stati resi pubblici e inviati a diversi giornali da parte dell’ex segretaria del consigliere Piercamillo Davigo. Pensate che vi siano indagini sulla loggia massonica segreta ed eversiva? No, gli unici indagati sono il PM che ha ascoltato Amara e la segretaria che averebbe diffuso i verbali. Nonostante le manovre siano anche coerenti con il “Sistema Palamara” nessuno indaga sullo sporco, ma tutti indagano su chi, comunque, lo sporco lo h rivelato.

Perché tutte queste storie saltano fuori solo ora? Perché partono i giochi per la Presidenza della Repubblica,  e ora siamo nella fase “Ad eliminazione”: i veri candidati sono ben nascosti, ma Intanto si gioca a far fuori quelli che potrebbero dar fastidio. In una decisione in cui il centrodestra avrà comunque una forte voce, allora bisogna far fuori i possibili candidati “Scomodi” all’apparto. Ecco allora che si fa fuori la presidente del Senato, che sarebbe stata potenzialmente una candidata forte, e si punisce l’area della sinistra giudiziaria, quella di Davigo, che non è allineata con il PD e  la magistratura attuale. Tra l’altro l’ex membro del CSM viene anche eliminato dalla corsa come “Outsider” giustizialista.

Vedrete che nei prossimi sei mesi vedremo altre rivelazioni e pseudo scandali  che colpiranno altri potenziali candidati, tutte campagne di fango mosse dagli organi di stampa dei “Poteri forti” che vogliono condizionare l’elezione presidenziale anche senza avere i numeri necessari. Una tattica sporca, vigliacca, ma che avrà la sua presa sui media, ma che come effetto avrà non tanto l’elezione del “Candidato amato” dalla sinistra per eccellenza, Prodi, piuttosto l’emersione di un personaggio attualmente in seconda fila, m che emergerà al momento giusto. Del resto non si possono scatenare 10 mila scanali in sei mesi.


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