Attualità
Una correlazione fra Borsa, interessi ed occupazione? Forse si…
Quale è il reale effetto di una vera politica monetaria espansiva che va a finanziare il debito e gli investimenti di uno stato, come ad esempio quella compiuta dalla Bank of Japan? Vediamo alcuni grafici che mostrano sia l’effetto della politica monetaria, sia come questa non sembri in grado di risolvere i problemi di lungo periodo.
In Giappone si mostra una certa correlazione fra l’andamento dell’indice di borsa e quello del rapporto fra posti di lavoro e lavoratori disponibili. Anche se la correlazione dovrebbe essere analizzata sembra che la politica espansiva monetaria degli ultimi 10 anni abbia fatto crescere sia i valori dell’indice di borsa, sia la domanda di forza lavoro sull’offerta, ma entrambi sono dipendenti dall’offerta monetaria, per cui la politica espansiva si rivela una soluzione come la morfina lo è al dolore: risolve ma crea assuefazione.
Un fenomeno simile, come si può notare dal grafico soprastante che collega l’inverso dell’offerta di lavoro e lo SP 500 , si può vedere negli USA. Anche qui la politica espansiva ha mostrato un effetto combinato sul lavoro e sui valori di borsa.
Però anche gli interessi hanno un effetto. Pare che ci sia anche una correlazione fra gli interessi del settore bond più rischioso, ed i posti di lavoro.
Il numero di sussidi di disoccupazione cala al calare degli interessi richiesti per finanziare i titoli più rischiosi. Anche questo è un effetto della politica monetaria espansiva, ed appare piuttosto ovvio: il minore peso degli oneri finanziari permette alle società anche meno redditizie di rimanere sul mercato producendo utili netti, e quindi aumenta la domanda di forza lavoro.
Il problema però resta la dipendenza dalla politica monetaria: non si riesce a generare un circolo di crescita economico positivo distaccato dallo stimolo. Quanto può durare un’espansione ?
Grazie al nostro canale Telegram potete rimanere aggiornati sulla pubblicazione di nuovi articoli di Scenari Economici.