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UN SISTEMA SANITARIO DA EST EUROPA, MA IL DIRITTO A MORIRE PER TUTTI. ECCO LA SOLUZIONE PER I PROBLEMI PREVIDENZIALI DEL GOVERNO E DEGLI ORDOLIBERISTI

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Cari amici

come sapete la settimana scorsa è stata approvata la legge sul DAT, cioè sul testamento biologico che dovrebbe regolare il fine vita. Un bel po’ di gente a celebrare, la Bonino che piangeva, ed altri marpioni ad occupare la TV. Per me, personalmente, è stata una notizia piuttosto triste: avrei preferito mille volte veder affermata un po’ più di vita, con una cura in più, una nascita in più , che questa triste affermazione della morte. Purtroppo in Italia siamo ad un livello di disorientamento e di disperazione tale che l’assassino, non il salvatore, è l’eroe, così come l’ignorante è il ministro dell’Istruzione o il distruttore è ministro dell’Economia.

Comunque oggi La Verità ha pubblicato alcuni dati molto interessanti circa la spesa pubblica sanitaria italiana  comparata con la media dei paesi occidentali. A furia di essere “Efficienti” ed austeri stiamo abbandonando i paesi avanzati per avvicinarci alla spesa pubblica dei paesi dell’est Europa parte del vecchio blocco sovietico, sia come spesa in generale sia come spesa a carico dello stato.

 

Ormai stiamo lasciando il welfare state occidentale per muoverci verso quello dei paesi dove la garanzia è inferiore. Ricordo che ho avuto discussioni durissime con un governatore regionale italiano mostrandogli, dati alla mano, quanto ad esempio i posti letto ospedalieri per 100 mila abitanti in Italia fossero ormai molto inferiori a quelli tedeschi e francesi, ma non è stato utile.

L’Italia inoltre ha la non invidiabile caratteristica di presentare un’incredibile differenza di spesa sanitaria pro capite da regione a regione: in Trentino la spesa sanitaria pro capite è pari a 805 euro a persona, mentre in Campania è pari a 326 euro, per cui non appare così strano che i Pronto Soccorso esplodano e la gente sia curata per terra. Sarebbe interessante conoscere il parere del governatore De Luca su questi dati, ma non vorremmo disturbarlo solo per la salute dei suoi concittadini. La spesa pubblica in sanità nel 2017 è stata pari al 6,7% del totale, ma scenderà ancora al 6,4% da qui al 2020.

Quindi, che senso ha parlare di Vita, di cure, quando si può scegliere di morire?

 

 


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