Attualità
Ultimatum UE alla Svizzera: piegati alle nostre norme o esci dal mercato comune
Le relazioni dell’Unione europea con la Svizzera potrebbero andare in pezzi se i negoziati sulla posizione della Svizzera nel mercato interno dell’UE dovessero fallire, ha dichiarato il vicepresidente della Commissione europea Maros Sefcovic.
Bruxelles ha spinto per anni per un trattato che limitasse il numero di singoli trattati bilaterali e obbligasse la federazione ad adattare in modo automatico laa legislazione interna e quella del blocco economico, ma Berna sente questa come una limitazione eccessiva alla propria sovranità e questo ha portato a una interruzione nei colloqui.
“Se i nuovi negoziati non dovessero portare al successo, gli accordi bilaterali ancora in vigore scadrebbero gradualmente e renderebbero le nostre relazioni obsolete a un certo punto”, ha affermato Sefcovic, che sovrintende agli affari UE-Svizzera, in un’intervista pubblicata martedì.
La Svizzera dovrebbe garantire che rispetterà le regole del mercato interno dell’UE se Berna si impegna in nuovi negoziati, ha affermato Sefcovic.
L’Unione europea vuole che la Svizzera accetti un allineamento dinamico delle sue leggi con il diritto dell’UE, condizioni di parità, un meccanismo per risolvere le controversie e contributi regolari ai fondi dell’UE per i membri dell’UE più poveri.
A novembre, l’Unione europea ha esortato la Svizzera a fissare un calendario chiaro per risolvere i problemi del mercato interno dell’UE entro gennaio.
“Dobbiamo sapere di cosa vogliamo parlare quando, in modo che sia chiaro che la discussione non durerà 20 o 30 anni”, ha detto Sefcovic a Spiegel.
Attualmente i legami economici UE-Svizzera sono regolati da più di 100 accordi bilaterali che risalgono al 1972. Un crollo delle relazioni nel tempo potrebbe mettere a repentaglio l’adesione de facto della Svizzera al mercato comune dell’UE che Berna è desiderosa di mantenere.
Le trattative con la UE vengono condotte sempre a senso unico da Bruxelles,: o ti pieghi ai voleri della sua burocrazia, o non c’è trattativa. Nello stesso tempo la minaccia è molto forte verso l’indipendenza della Svizzera, qualcosa che la federazione ha difeso sempre con le unghie e i denti. Ci sarà una rottura? Attenzione che potrebbe essere un’arma a doppio taglio: essere fuori dalla UE da un lato può limitare i commerci, ma, nello stesso tempo lascia mani libere all’interno di trattati internazionali come il WTO. La posizione svizzera potrebbe essere fin migliore.
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