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Scandalo grooming, la resa di Starmer. Dopo mesi di no e le accuse di Musk, scatta l’inchiesta. L’opposizione: “Chieda scusa per il ritardo”

Dopo mesi di pressioni da parte di Farage, dei Tories e persino di Elon Musk, il premier britannico Keir Starmer capitola. Parte l’inchiesta nazionale sul terribile scandalo delle grooming gangs che per anni ha sconvolto il Regno Unito. Una svolta tardiva che infiamma la politica.

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Sir Keir Starmer, Primo Ministro britannico, ha dovuto piegarsi alla pubblica opinione e ha annunciato l’avvio di un’inchiesta nazionale sullo scandalo delle gang di grooming,  cioè di sfruttamento sessuale, dopo mesi di pressioni da parte dei suoi avversari politici. La decisione segue la raccomandazione della Baronessa Casey, incaricata di un’“audizione nazionale” sull’argomento, accettata da Starmer nonostante la sua iniziale riluttanza.

Fino a poco tempo fa, Starmer aveva resistito a questa mossa, preferendo lasciare che cinque consigli locali avviassero indagini autonome. I Tories e il partito Reform, in forte crescita quest’anno, avevano invece insistito per un’indagine nazionale, chiedendo sabato a Starmer scuse per il ritardo. L’inchiesta sarà “statutaria”, cioè con il potere di obbligare i testimoni a deporre, anche se non sono ancora chiari tempi, ambito e leadership.

Lo scandalo, emerso per la prima volta a Rochdale, Lancashire, nel 2011, coinvolge ragazze costrette a rapporti sessuali da uomini molto più anziani. Di recente, l’attenzione si è riaccesa grazie alle critiche ripetute di Elon Musk, che ha chiesto un’inchiesta nazionale. Venerdì, sette uomini di origine sud asiatica (pachistana o simili) sono stati condannati a Manchester per aver sfruttato sessualmente due studentesse bianche a partire dai 13 anni tra il 2001 e il 2006, usando droghe e alcol per soggiogarle.

Inizialmente, Starmer aveva puntato sull’attuazione di raccomandazioni precedenti, delegando indagini locali e affidando a Lady Casey una revisione. Il rapporto di Casey, atteso la prossima settimana, dovrebbe collegare il fenomeno a uomini di origine pakistana e proporre un’inchiesta nazionale, come riportato dai media. Starmer ha confermato la decisione durante il vertice G7 in Canada, dichiarando: “Ho letto ogni parola del rapporto di Casey, che rispetto profondamente, e accetto la sua raccomandazione. È la cosa giusta da fare”.

Etnia delle vittime degli abusi sessuali delle “grooming gans” asiatiche da @cremieuxrecueil

Pressioni e critiche

Gli avversari politici hanno colto la svolta. Kemi Badenoch, leader dei Tories, ha accusato Starmer di agire solo sotto pressione: “Ha dovuto essere guidato passo passo, come su altre questioni. Chiedo scuse per i sei mesi persi”. Anche Nigel Farage di Reform ha salutato la decisione, ma ha sottolineato la necessità di un’inchiesta rigorosa, non una copertura. Critiche sono arrivate anche da Chris Philp, che ha definito “infamanti” le accuse di “estrema destra” mosse a chi chiedeva l’inchiesta.

Contesto storico

Lo scandalo delle gang di grooming ha radici profonde: nel 2012 le prime condanne a Rochdale, nel 2014 il rapporto di Prof Alexis Jay su Rotherham, nel 2018 condanne a Huddersfield. Nel 2023 Rishi Sunak ha istituito un task force, ma le tensioni sono cresciute con le dichiarazioni di Suella Braverman. Quest’anno, Musk ha amplificato il dibattito, mentre Starmer ha ceduto solo il 14 giugno 2025.

Prospettive future

L’inchiesta, basata sull’Inquiries Act, richiederà tempo per essere organizzata, e la sua durata resta incerta. Downing Street aveva inizialmente puntato sul precedente lavoro di Jay, ma critici hanno rilevato che il focus sulle gang era limitato. Sicuramente Starmer cercherà di prendere tempo anche per non scontentare la sua base elettorale, in cui la componente sud asiatica è molto forte. Purtroppo il ruolo delle gang pachistane è centrale nella vicenda.


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