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TURCHIA: NON POSSIAMO FARE A MENO DEL PETROLIO IRANIANO (nonostante Trump)

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Dopo la Cina un altro paese sfida apertamente gli USA e prosegue con le importazioni di greggio dall’IRAN , la Turchia di Erdogan. Il Sultano Tayyip Erdogan ha affermato in un’intervista che per la Turchia è impossibile arrestare gli acquisti di petrolio e di gas, seguendo le indicazioni USA. Quindi proseguirà negli acquisti energetici da Teheran, e si dice non spaventato da possibili sanzioni USA. Questo nonostante Washington abbia già messo sanzioni alle singole società cinesi che hanno violato il blocco gestendo la logistica ed i trasporti del petrolio iraniano importato in oriente.

Gli USA hanno già un forte contrasto con Ankara, a causa dell’acquisto dei missili S400 russi. Nello stesso tempo Washington si è già espressa a favore di Cipro e di Atene nella contesa per il gas nel  Mediterraneo orientale. In questo momento la Turchia si basa sulle forniture dall’Iran per i suoi 80 milioni di abitanti, con contratti già firmati sino al 2026. IN questo momento si tratta di una questione di vita o di morte per Erdogan

La Turchia non si è mai sentita vincolata dalle decisioni di Trump di non ritenere più valido l’accordo sul nucleare. Nello stesso tempo i fronti di scontro fra Turchia ed USA sono ormai troppi, e troppo accesi, con l’esclusione dal programma F 35. Sicuramente questa nuova provocazione di Erdogan non potrà non avere conseguenza per l’economia turca.

 


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