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Turchia contro Whatsapp. Non fate l’aggiornamento!

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L’autorità per la concorrenza turca ha comunicato venerdì scorso che WhatsApp non applicherà il controverso aggiornamento sulla privacy a seguito di un’indagine del governo, ma l’annuncio è stato contraddetto dall’app, di proprietà di Facebook. WhatsApp ha affermato che comunque intende applicare l’aggiornamento della privacy agli utenti turchi

Un nuovo caso di scontro fra Whatsapp e Facebook e le autorità nazionali di regolamentazione, che vedono molto male la condivisione di più dati raccolti dalla messaggeria con Facebook. La settimana scorsa la Germania ha ordinato a Facebook d’interrompere la raccolta dei dati degli utenti di WhatsApp a causa della preoccupazione per le modifiche.

Le modifiche sono state inizialmente annunciate all’inizio dell’anno ma poi è stata ritardata  dopo  un’ondata di proteste molto violente da parte degli utenti turchi compresi.  quasi tutti gli iscritti alla messaggeria hanno ricevuto il 15 maggio come nuova data per accettare le modifiche.

Gli utenti turchi, preoccupati per la possibile condivisione delle proprie informazioni personali, hanno iniziato a scaricare applicazioni di messaggistica alternative come Signal, Telegram o l’app turca Bip, sviluppata dall’operatore di telefonia mobile Turkcell. Molti hanno scelto di chiudere i propri account WhatsApp anche se l’app di messaggistica ha assicurato che il contenuto dei messaggi sarebbe rimasto crittografato.

Il comitato per la concorrenza della Turchia, nel frattempo, aveva già avviato un’indagine su Facebook e WhatsApp per una possibile violazione dell’articolo 6 delle leggi turche sulla concorrenza, che vieta alle aziende di “abusare delle loro posizioni dominanti”. A questo punto però la filiale di Facebook pare sia decisa ad andare avanti comunque, con il rischio di venir tagliata fuori dalla Turchia. Avrà Zuckerberg il coraggio di proseguire, o farà marcia indietro. E se può la Turchia, perché non il resto d’Europa?

 


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