Esteri
Trump torna a minacciare l’Iran d’uso della Forza se non c’è Accordo sul nucleare
Trump torna a chiareire che, in assenza di un accordo sul nucleare con l’Iran, non è escluso l’uso dello strumento militare per risolvere la questione

Il presidente Donald Trump ha ribadito mercoledì la sua minaccia di usare la forza militare se l’Iran non accetta di porre fine al suo programma nucleare, affermando che Israele giocherà un ruolo chiave in qualsiasi azione militare.
Trump ha detto che non si può permettere all’Iran di avere un’arma nucleare e che se si rifiuta di fermare gli sforzi di sviluppo, potrebbe seguire un’azione militare.
“Non chiedo molto… ma non possono avere un’arma nucleare”, ha detto Trump ai giornalisti dopo aver firmato diversi ordini esecutivi nello Studio Ovale.
“Se richiede l’esercito, avremo l’esercito. Israele, ovviamente, sarà… il leader. Nessuno ci guida. Facciamo quello che vogliamo”.
Non ha voluto dire quando potrebbe iniziare un’azione militare.
“Non voglio essere specifico. Ma quando si iniziano i colloqui, si sa se stanno andando bene o no. E direi che la conclusione sarebbe quando penso che non stiano andando bene”, ha detto Trump.
Lunedì Trump ha annunciato a sorpresa che gli Stati Uniti e l’Iran erano pronti ad avviare colloqui diretti sul programma nucleare di Teheran sabato, avvertendo che l’Iran sarebbe stato in “grande pericolo” se i colloqui non fossero andati a buon fine.
L’Iran, che nelle ultime settimane si era opposto alle richieste di Trump, ha dichiarato che i colloqui indiretti si sarebbero tenuti in Oman, sottolineando le differenze tra i due Paesi. Il fatto che i collqui siano indiretti è una richiesta specifica dell’Iran che, evidentemente, non vuole vedersi in contatto con il “Grande Diavolo” Americano.
Martedì, i media statali iraniani hanno dichiarato che i colloqui sarebbero stati condotti dal ministro degli Esteri iraniano Abbas Araqchi e dall’inviato presidenziale statunitense Steve Witkoff, con l’intermediazione del ministro degli Esteri dell’Oman, Badr al-Busaidi.
Gli Stati Uniti e l’Iran hanno avuto colloqui indiretti durante il mandato dell’ex presidente Joe Biden, ma i progressi sono stati scarsi, se non nulli. Gli ultimi negoziati diretti noti tra i due governi sono stati con l’allora presidente Barack Obama, che ha guidato l’accordo nucleare internazionale del 2015, poi abbandonato da Trump.
Durante il suo mandato 2017-2021, Trump ha ritirato gli Stati Uniti dall’accordo del 2015 tra l’Iran e le potenze mondiali, progettato per limitare il delicato lavoro nucleare dell’Iran in cambio di un alleggerimento delle sanzioni. Trump ha anche reimposto ampie sanzioni statunitensi. Da allora, l’Iran ha superato di gran lunga i limiti dell’accordo sull’arricchimento dell’uranio.
Le potenze occidentali accusano l’Iran di avere un programma clandestino per lo sviluppo di armi nucleari attraverso l’arricchimento dell’uranio ad un alto livello di purezza fissile, al di sopra di quello che, secondo loro, è giustificabile per un programma di energia atomica civile.
Teheran afferma che il suo programma nucleare è interamente destinato a scopi energetici civili.
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