EconomiaEnergia
Trump firma ordini esecutivi per rilanciare l’Uso del Carbone negli USA
Trump ha firmato una serie di ordini esecutivi sul settore energetico che dovrebbero rilanciare l’uso e l’estrazione del carbone negli USA

Il Presidente Donald Trump ha firmato martedì diversi ordini esecutivi che dovrebbero incentivare la costruzione di nuove centrali a carbone, nell’ultimo netto allontanamento dal suo predecessore.
“Stiamo riportando in auge un’industria che era stata abbandonata”, ha detto Trump, come riportato da Reuters. “Rimetteremo i minatori al lavoro”, ha aggiunto il Presidente degli Stati Uniti.
Le centrali elettriche a carbone sono diminuite come quota della capacità di generazione degli Stati Uniti nel corso degli anni, soprattutto con l’afflusso di gas naturale a basso costo.
Attualmente le centrali a carbone generano un quinto dell’elettricità statunitense, in calo rispetto alla metà del 2000. Tuttavia, negli ultimi 20 anni la domanda è stata sostanzialmente piatta, il che ha facilitato la sostituzione del carbone con il gas e, in misura minore, con l’energia eolica e solare. La situazione sta cambiando con l’avvento dell’intelligenza artificiale.
L’intelligenza artificiale è stata indicata come una delle ragioni principali dell’aumento della domanda di elettricità negli Stati Uniti lo scorso anno e del conseguente aumento dell’offerta di elettricità da gas e carbone. L’altra grande ragione è stata la crescita della popolazione.
La tendenza è destinata a continuare, poiché la Big Tech diventa sempre più ambiziosa con i suoi piani di intelligenza artificiale. Ciò significa che sarà necessaria una maggiore capacità di generazione.
Il nucleare è un segmento dell’industria della produzione di energia elettrica destinato a beneficiare dell’aumento della domanda, ma anche il carbone non viene dimenticato. La costruzione di impianti a carbone richiede meno tempo e, grazie alla tecnologia di lavaggio esistente, le emissioni di particolato sono notevolmente inferiori rispetto al passato, il che rafforza l’interesse per il carbone.
A livello globale, la capacità e il consumo di carbone continuano a crescere. L’anno scorso sono stati messi in funzione 44,1 gigawatt di capacità elettrica a carbone, mentre 25,2 GW sono stati ritirati, con un aumento netto di 18,8 GW, secondo i dati del Global Energy Monitor’s Global Coal Plant Tracker.
La capacità commissionata è stata di quasi 30 GW inferiore alla media annuale per il periodo 2004-2024, pari a 72 GW. Sebbene questo sia un segno del continuo rallentamento della costruzione di impianti a carbone a livello globale, la nuova capacità di carbone in Cina e India ha più che compensato i pensionamenti di carbone in molti Paesi sviluppati. Ora gli Stati Uniti sembrano destinati a unirsi alla Cina e all’India nella crescita del carbone, anche se per gli USA la ripresa sarà più complicata.

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