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TRUMP E LE SANZIONI VERSO L’EUROPA: COME MAI ORA QUESTA NOTIZIA VECCHIOTTA ?

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Oggi c’è stata una sorta di campagna concordata dei media sul tema della sanzioni USA. Alcuni titoli:ed articoli

http://www.huffingtonpost.it/2017/03/30/donald-trump-pensa-a-dazi-punitivi-del-100-contro-i-prodotti-de_a_22018111/ Huffington: Donald Trump pensa a dazi del 100% contro i prodotti della UE

Repubblica Anche l Vespa nel mirino i Trump

Il Sole: Trump studia dazi del 100% su alcuni prodotti UE

Ora il fatto curioso non è la notizia, ma quest’offensiva mediatica su una notizia vecchia. . Infatti Politico.com, uno dei principali siti di informazione politica USA con affiliazioni anche in Europa, scriveva il 13 febbraio 2017, più di un mese fa. Link qui

La data dell’ultima modifica è ben visibile. Inoltre la storia è molto vecchia, risale al 1996 quando la UE blocco l’importazione di carne USA con ormoni e gli USA imposero controsanzioni approvate dal WTO. Vi  fu una guerra commerciale che ridusse le esportazioni di formaggi ed altri prodotti sottoposti a dazio, ma nel 2012 le trattative portarono ad un accordo parziale per l’importazione di 50 mila tonnellate di carne a stelle e strisce senza ormoni e la fine delle sanzioni. Però nel dicembre 2016 il segretario al commercio di Obama, visto lo stallo sul TTIP, annunciò che la questione sarebbe tornata sul piatto e la politica America First di Trump non semplifica la soluzione. 

Bisogna dire che la situazione è ancora risolvibile, come fatto in passato, tramite trattative elastiche e mirate.  La Piaggio poteva fare una bella fabbrica cacciavite negli USA, invece di due centri di ricerca, uno a Pasadena ( Piaggio Group Advanced Design Center) ed uno a Cambridge nel Massachussets (Piaggio Fast Forward Inc.). Avrebbe tenuto il capo (la testa forse sarebbe chiedere troppo)  in Italia e non sarebbe stata sottoponibile ad eventuali sanzioni. Ah si c’è la moda di oggi, la GVC, Global Value Chain. Adesso la “Chain” diventa una bella catena, magari con un masso attaccato. 

Rimane sempre il problema del sistema di crescita economico mercantilistico voluto dai tedeschi, estremamente fragile perchè sottoposto ad ogni stormir di fronde politico. Tra l’altro se si vuole veramente tutelare la salute dei cittadini bisogna essere pronti ad escludere l’importazione di schifezze , anche a costo di esporsi a controsanzioni. Una politica mercantilistica, per sua natura, mette in secondo piano la salute dei propri cittadini in nome del libero commercio. Non sarebbe ora di far crescere i consumi interni con delle forti incentivazioni ed una politica adeguata dei redditi? Ah, si , siamo in Germ-Europa, e questo non è possibile. Il rigore prima di tutto, anche agli ormoni. 

 

Quello che è strano è che per oltre un mese i giornalisti italiani abbiano dormito. Ora ne parlano tutti assieme. Come mai?  Non è che questa notizia viene tirata fuori dal cilindro per qualche recondito motivo? A pensar male si fa peccato, ma ci si azzecca, diceva un noto politico….

 

 


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