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THE ROAD TO NOWHERE. STORIA DELLA LEGGE DI STABILITA’ AI TEMPI DELL’EUROPA

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Sono iniziate le discussioni sulla “Legge di Stabilità”, termine quanto mai appropriato per una norma che, ormai da anni, non conduce da nessuna parte, letteralmente, ma tende a dare calci al barattolo

Perchè sono così pessimista sul bilancio dello Stato Italiano? Semplicemente perchè il bilancio non è manovrabile, non può essere toccato, almeno se si vogliono rispettare alla lettera lacci e lacciuoli delle normative europee. La previsione di Padoan per il 2018 è quella di un rapporto debito PIl al 1,2%, cioè di una manovra estremamente restrittiva. Per ora si parla di :

  1. nuovo “Condono” sulle cartelle , anche antecedenti;
  2. incremento del “Reverse Charge”, cioè dell’indetraibilità dell’IVA;
  3. condono sui capitali all’estero o in contanti (Voluntary disclosure, non certa);
  4. limite alle compensazioni IVA dirette a 2500 euro

Tutte queste misure dovrebbero raccogliere 20 miliardi di entrate extra, anche se qualcuno prima o poi mi dovrà spiegare come nel bilancio le cartelle esattoriali, già caricate, possano diventare un incasso ulteriore, quando facciamo in realtà uno sconto. Vediamo le cosiddette misure “Espansive”:

  1. parziale decontribuzione ai neoassunti giovani;
  2. prosegue il “Bonus povertà”  dai 190 a 450 euro mensili ;
  3. contributi per “L’industria 4.0”

Parliamoci chiaro, soprattutto dopo le recenti pubblicazioni sul valore del moltiplicatore fiscale da parte del Fondo Monetario Internazionale, pensare che queste misure non avranno un valore fortemente depressivo è da pazzi, oppure da europeisti spinti, il che è la stessa identica cosa, se non che i secondi sono spesso professori e dirigenti statali lautamente pagati . Queste misure fiscali,  fatte passare per “Lotta all’evasione” e “Condono”, avranno  un effetto regressivo che nella migliore delle ipotesi sarà pari a 30 miliardi di PIL, nella peggiore di 50 miliardi di euo, cioè dal 1,2 al 3,1 % del PIL. Padoan spera che continui il trend positivo dall’estero, che export e crecita mondiali ci trascinino un po’, in modo da nascondere i disastri ella politica economica europeista, o meglio della sua totale assenza. Noi ce lo auguriamo, perchè al contrario di tanti altri viviamo ancora in italia, ma ci pare una vera  e propria pia illusione. Inoltre la concentrazione di manovra sull’IVA  stringerà ancor di più il laccio al collo delle aziende. A questo punto aboliamola l’IVA e torniamo alla vecchia IGE, imposta generale sugli acquisti, tanto a furia di reverse charge ne stiamo affondando la  deducibilità. Dedicherò alla tanto decantata “Voluntary disclosure” del contante un articolo a parte.

Le politiche per il lavoro giovanile sono un’autentica offesa ai giovani, che pagheranno il “Regalo” del trio Gentiloni Padoan Boschi, il giorno della pensione, ed un’offesa peggiore a tutti quei disoccupati quarantenni che non riescono a rientrare nei cicli produttivi e che sono quasi alla fame. La carità data ai poveri con il bonus povertà, ridicolo nella sua dimensione, è quella che è: un’inutile mancetta che viene data solo ad un quarto dei cittadini a rischio povertà. Invece si abbonda con i contributi per l’Industria 4.0 cioè in incentivi al licenziamento dei lavoratori ed alla loro sostituzione con robot ed automazione.

Questa è una legge di stabilità nel vero senso della parola: immerge l’Italia nella formaldeide , rendendola una specie di vuoto simulacro economico e sociale, dove le differenze fra le classi continueranno a crescere, così come la povertà . Il tutto aggravato dal fatto che ora Padoan e la sua corte dei miracoli sono BEN CONSCI che i moltiplicatori fiscali esplodono all’interno di una unione monetaria come ha ben indicato il FMI in uno scritto ufficiale, per cui anno benissimo che le loro cure sono MORTALI. Del resto in Portogallo è tornato a crescere facendo, praticamente, l’esatto opposto di quanto richiesto da Berlino, ma in Italia siamo legati mani e piedi ai tedeschi, e nessuno ha  il coraggio di fare diversamente.

 


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