Attualità
TESLA: PROBLEMI A BUFFALO…. e l’Autopilota….
Proprio nei giorni scorsi su Scenari Economici scriveva dell’interruzione nella produzione della e-Tron Audi a causa di un buco nella fornitura di batterie da parte del produttore coreano LG-Chem. Ora tocca Tesla avere dei problemi, ma in settori diversi. Prima di tutto Panasonic ha annunciato che a settembre cesserà le lavorazioni nell’impianto che possiede con Tesla e che produce i famosi pannelli della Tesla in quella città. Un’attività profondamente finanziata dallo stato di New York che aveva investito in sussidi 958 milioni di dollari nel 2018, soldi che ora rischiano di svanire.
Tesla ha preso l’impegno di proseguire la produzione, ma non sarà facile senza l’assistenza della Panasonic, che ha un know how specifico in materia. Tesla ha ottenuto l’affitto della fabbrica per 1 milione all’anno e si era impegnata ad assumere 1500 persone, ma ora qualcuno inizia ad avere dei dubbi sulla bontà dell’investimento da parte dello stato che ha poi sussidiato i pannelli stessi. Nel caso non riesca a mantenere aperta la fabbrica Elon Musk dovrà pagare una penale di oltre 42 milioni di dollari. Una bella grana nel momento in cui il “Solar Roof” era uno degli elementi portanti della strategia di espansione della Tesla, soprattutto in un momento in cui il mercato delle auto non è brillante.
Intanto la NTSB, l’ente di sicurezza stradale americano, si scopre avesse già pesantemente criticato il sistema di autoguida della Tesla, il famoso “Autopilot” che non dovrebbe essere un autopilota, ma solo un sistema di assistenza che non rende l’auto autonoma. Purtroppo le osservazioni della NTSB, che riguardavano l’assenza di sistemi di sicurezza che disinserissero l’autopilota nei momenti di emergenza sono andate inascoltate per 881 giorni, il tutto anche grazie all’assenza di normative ad hoc federali. c’è molto da fare prima che gli autopiloti siano sicuri.
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